Ordine d’arrivo:
1° Eduardo Sepulveda (Fortuneo Vital Concept) 4h00’35”
2° Janier Alexis Acevedo (Team Jamis) a 54″
3° Roman Villalobos (Costa Rica) a 1’34”
4° Dayer Quintana (Movistar)
5° Ilia Koshevoy (Lampre Merida) a 1’43”
6° Miguel Angel Lopez (Astana) a 2’10”
7° Rafal Majka (Tinkoff)
8° Nairo Quintana (Movistar)
9° Jonathan Millan (Strongman Campagnolo)
10° Anderson Maldonado (Uruguay) a 2’14”
Classifica generale:
1° Eduardo Sepulveda (Fortuneo Vital Concept)
2° Dayer Quintana (Movistar) a 3″
3° Rodrigo Contreras (Etixx Quick Step) a 38″
4° Nairo Quintana (Movistar) a 42″
5° Miguel Angel Lopez (Astana) a 51″
6° Daniel Moreno (Movistar) a 56″
7° Roman Villalobos (Costa Rica) a 1’06”
8° Janier Alexis Acevedo (Team Jamis) a 1’09”
9° Ilia Koshevoy (Lampre Merida) a 1’22”
10° Rafal Majka (Tinkoff) a 1’36”
L’argentino Eduardo Sepulveda riparte dalla strade di casa. Il portacolori della Fortuneo Vital Concept ha colto al volo la prima possibilità offerta dalla nuova stagione per riscattarsi dopo l’esclusione dal Tour de France patita lo scorso anno.
Per Sepulveda, primo al Cerro El Amago, arriva anche la maglia di leader della classifica generale ora condotta davanti al colombiano Dayer Quintana, fratello del più famoso Nairo.
A latitare, nel primo vero arrivo in salita del 2016 sono stati i big che hanno accusato ritardi pesanti da un brillantissimo Sepulveda; oltre un minuto e mezzo il gap subito da Nairo Quintana, più di due minuti per l’attesissimo Miguel Angel Lopez e per il polacco Rafal Maja, addirittura cinque minuti per Vincenzo Nibali.
Applausi per Sepulveda che dopo il traguardo ha confidato di cullare il sogno olimpico di Rio de Janeiro ma anche la consapevolezza che questo ciclismo di gennaio a latitudini impensabili ha già iniziato a ridimensionarsi, almeno per quanto riguarda i propri attori di maggior blasone.