Ordine d’arrivo:
1° Dariusz Batek (Wibatech Fuji) 2h55’46”
2° Roberto Giacobazzi (Cycling Team Friuli) a 1″
3° Mateusz Taciak (CCC Sprandi Polkowice) a 7″
4° Andrii Bratashchuk (Kolss BDC) a 12″
5° Domen Novak (Adria Mobil) a 52″
6° Davide Rebellin (CCC Sprandi Polkowice) a 1’25”
7° Marek Rutkiewicz (Wibatech Fuji) a 1’27”
8° Rasmus Mygind (Riwal Platform) a 1’30”
9° Matteo Fabbro (Cycling Team Friuli) a 1’32”
10° Stanislau Bazkhou (Minsk Cycling Club) a 1’41”
Classifica generale:
1° Dariusz Batek (Wibatech Fuji)
2° Roberto Giacobazzi (Cycling Team Friuli) a 7″
3° Mateusz Taciak (CCC Sprandi Polkowice) a 12″
4° Andrii Bratashchuk (Kolss BDC) a 24″
5° Domen Novak (Adria Mobil) a 1’04”
6° Davide Rebellin (CCC Sprandi Polkowice) a 1’37”
7° Marek Rutkiewicz (Wibatech Fuji) a 1’39”
8° Rasmus Mygind (Riwal Platform) a 1’42”
9° Matteo Fabbro (Cycling Team Friuli) a 1’44”
10° Stanislau Bazkhou (Minsk Cycling Club) a 1’53”
Roberto Giacobazzi ha sfiorato il successo nella prima tappa del Tour of Malopolska, 121 chilometri da Trzebinia ad Alwernia.
Il portacolori del Cycling Team Friuli, formazione che si è messa in evidenza con i propri atleti sin dalle battute introduttive, si è reso protagonista di una prova maiuscola inserendosi, nel finale di gara, nel quintetto promotore dell’azione buona.
Nel corso dell’ultimo chilometro – tutto all’insù – in direzione del traguardo l’uomo in livrea bianco-nera ha allungato il passo, trovando la sola risposta di Dariusz Batek (Wibatech Fuji), che è riuscito poi a piazzare la stoccata decisiva valida anche per la vestizione della maglia di leader.
A completare la festa della squadra italiana ci ha pensato Matteo Fabbro, che ha concluso in nona posizione. Sempre combattivo David Rebellin (CCC Sprandi Polkowice), che si è accasato in sesta piazza.
“Questa tappa è stata combattutissima sin dall’inizio. Le prime due ore sono state affrontate a velocità davvero sostenuta,” ha raccontato Giacobazzi dopo le premiazioni. “Nel circuito di 22 chilometri, da ripetere tre volte, è iniziata la vera corsa. Al secondo passaggio sotto al traguardo, sul gran premio della montagna, sono scattato insieme ad altri corridori appartenenti a formazioni molto forti. Abbiamo collaborato e siamo riusciti a guadagnare un bel vantaggio sul gruppo. A sei chilometri dall’arrivo abbiamo raggiunto i due battistrada e, poi, ci siamo giocati la corsa sullo strappo conclusivo. Ci ho provato – ha aggiunto – Nella volata a due ho cercato di anticipare, ma Batek è stato più forte di me.”
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