L’UCI (Unione Ciclistica Internazionale) ha comunicato che Simon Yates è stato sanzionato con un periodo di squalifica di quattro mesi per violazione non intenzionale della normativa antidoping.
Tale sanzione, che decorre dal momento in cui il campione “incriminato” è stato raccolto, scadrà l’11 luglio 2016.
Simon Yates, 23enne britannico della Orica-GreenEdge, era stato trovato positivo alla terbutalina, un Beta 2 agonisti selettivo, durante un controllo effettuato alla Parigi-Nizza.
Secondo il team australiano, però, si sarebbe trattato di un errore medico e non di una assunzione volontaria e meditata: “La terbutalina è stata data a Yates per curare un’asma. In questo caso ha commesso un errore amministrativo il medico della squadra. Non c’è stato alcun errore da parte di Yates, il team si assume l’intera responsabilità e supporterà il suo ciclista” aveva commentato a suo tempo la compagine oceanica, che si è detta felice – nonstante tutto – che questa vicenda sia arrivata alla sua conclusione, aggiungendo che l’atleta si sta allenando e che tornerà in gruppo al Giro di Polonia.