Ordine d’arrivo:
1° Benjamin Biasia (Daniele 1914 Cycling Team)
Km 120, in 3h02’, media 39,456 km/h
2° Niccolò Ferri (Stabbia Dover)
3° Fabio Mazzucco (Borgo Molino Rinascita Ormelle)
4° Moreno Marchetti (Work Service Liotto) a 21”
5° Matteo Sensi (Unicash Cipriani e Gestri)
6)Merlin; 7)Baseggio; 8)Da Pos; 9)Lodi L. a 1’18”; 10)Di Benedetto a 1’30”
Regolando in volata i tre bravi compagni di fuga il diciottenne friulano Bejamin Biasia della Danieli 1914 ha vinto a Vergaio di Prato il 36° Trofeo Fiaschi Cav. Alfredo. Sprint autorevole quello di Biasia dopo una corsa da protagonista ed il primo battuto e comunque da nove in pagella è il toscano dello Stabbia Dover, Niccolò Ferri che forse ha peccato di ingenuità nello sprint facendosi anticipare dal rivale come ha riconosciuto nel dopo corsa. Terzo Mazzucco, medaglia di bronzo nel campionato italiano a cronometro quattro giorni prima e che nonostante una caduta (ha dovuto lasciare il palco della premiazione per ricorrere alle cure dei sanitari) ha colto un brillante terzo posto meritando i tanti applausi anche per il coraggio e la grinta mostrate.
Un terzetto che è rimasto al comando della gara dopo una corsa ad eliminazione (soltanto 30 al traguardo dei 146 partenti di 23 società) con gli otto passaggi dal “muro” della Rocca di Montemurlo che assieme alla giornata calda hanno determinato una vistosa selezione. C’era anche al via il neo campione italiano il toscano Mattia Bevilacqua premiato prima del via con il campione toscano Manuel Allori, ma al livornese del Team Franco Ballerini non c’era da chiedere molto dopo il successo tricolore ed i vari festeggiamenti. Non si è comunque tirato indietro, concludendo la prova in 24^ posizione. Tra i migliori Boni e Sensi (quinto all’arrivo) tandem del team pratese Unicash Cipriani e Gestri motivato sulle strade di casa in questa grande gara che Marcello Fiaschi con il Comitato organizzatore presieduto da Adriano Benigni ha organizzato alla grande presente anche il sindaco di Prato Matteo Biffoni mossiere della gara, seguita dal c.t. azzurro Rino De Candido.
Servizio a cura di Antonio Mannori