Come sta la pista italiana? Mai stata meglio se si guarda alla brillante medaglia d’oro olimpica di Elia Viviani. Ma nel Paese degli sprechi e degli abusi è un altro velodromo a dare scandalo. Marcianise, provincia di Caserta, velodromo inaugurato nel 2000 e in completo stato di abbandono. Anzi, occupato da un gruppo di abusivi che vi ha installato all’interno perfino una piscina.
All’interno del velodromo che ha ospitato anche una edizione dei Campionati Italiani Giovanili su pista, è stato fatto proprio in questi giorni un sopralluogo da una commissione mista composta da alcuni rappresentanti della FCI e da quelli della nuova amministrazione comunale insediatasi appena due mesi fa.
Inutile fino ad oggi l’ingiunzione di sfratto esperita nel 2012 ma se l’occupazione abusiva ha sollevato lo sdegno popolare, è l’impegno del neo-sindaco di Marcianise, Antonello Velardi a fare notizia: “Abbiamo fatto una lunga e fruttuosa riunione con una delegazione della Federazione Italiana di ciclismo per poter finalmente riaprire il velodromo sfruttando anche l’onda lunga dei successi alle Olimpiadi. Dopo la riunione c’è stato un sopralluogo nell’impianto che evidentemente, essendo a sorpresa, due giorni dopo ferragosto, nessuno si aspettava” racconta Velardi che prosegue: “I rappresentanti della Federazione – e anche i nostri due assessori Tommaso Rossano e Angelo Musone – hanno trovato una grande piscina montata a ridosso della pista. Una piscina piena d’acqua ovviamente rubata dall’impianto interno al velodromo. Ovviamente il velodromo è nostro, del Comune. Ma dentro c’è una famiglia che è abusiva e che nessuno ha avuto mai la voglia di sbattere fuori. Sono dodici persone cui noi paghiamo anche la luce, l’acqua (compresa quella per la piscina) e il gas. Questi vivono nel ventre del velodromo, dove nel frattempo hanno rubato di tutto: non si trovano più neanche i termosifoni, sono stati divelti e asportati”.
Il primo cittadino di Marcianise si è detto furibondo per questa situazione insostenibile e determinato a cambiare le cose: “A seguito del sopralluogo abbiamo interessato i vigili urbani che hanno provveduto a identificare tutti i presenti e abbiamo presentato una dettagliata denuncia alla Procura della Repubblica. Il velodromo è il simbolo dello sfascio che ho trovato a Marcianise al mio insediamento, è la nostra vergogna, è il nostro grande fallimento. Questi imbecilli se ne devono andare dal velodromo: domani chiederò espressamente perché finora non è stata seguita in Comune una procedura d’urgenza per sfrattarli. Loro se ne devono andare ma se ne devono andare anche i loro complici sul Comune: se li becco, saranno dolori” ha concluso un determinatissimo Velardi.