Prende forma e si consolida sempre di più il progetto per la candidatura di Vicenza e del Veneto per ospitare l’edizione del 2020 dei Campionati del Mondo di Ciclismo su strada.
Dopo i passaggi ufficializzati a maggio ai microfoni di Rai Sport, durante la diretta della tappa del Giro d’Italia con arrivo ad Asolo (Treviso) dall’Avvocato Claudio Pasqualin, Presidente del Comitato Promotore, ora è stato scelto un altro grande momento che ha per protagonista il ciclismo e il Veneto per fare il punto sulla candidatura iridata. La cornice ideale è offerta dall’imminente apertura del CosmoBike Show di Verona (16-19 settembre), l’appuntamento fieristico numero uno in Italia, per interesse e partecipazione, dedicato alla bicicletta e al mondo delle due ruote.
Attorno allo stesso tavolo si sono riuniti Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere a fare gli onori di casa, affiancato dall’Avv.Claudio Pasqualin (con il vicepresidente del comitato Moreno Nicoletti e il consigliere Alessandro Belluscio) e dal CT azzurro Davide Cassani. Presente inoltre Cristiano Corazzari, Assessore al Territorio alla Cultura e allo Sport della Regione del Veneto, in rappresntanza del Presidente Luca Zaia. La Regione infatti ha sin dall’inizio appoggiato e sponsorizzato questa candidatura che, attraverso l’evento del Mondiale, punta a valorizzare il Veneto come territorio a spiccata vocazione ciclistica dove la bicicletta è sinonimo di grandi eventi sportivi (professionistici e amatoriali), turismo attivo e mobilità eco-sostenibile.
Due i pilastri della conferenza stampa odierna che ha per tema il “Ciclismo Azzurro”. Da un lato il progress sulla candidatura del Veneto per i mondiali di ciclismo su strada del 2020 presentato dal Presidente del Comitato Promotore Claudio Pasqualin. Dall’altro i progetti delle nazionali di ciclismo dopo le Olimpiadi di Rio, illustrati dal Coordinatore Tecnico di tutte le squadre Davide Cassani, a partire dai Campionati Europei su strada di Plumelec in Francia (14-18 settembre) e dai Campionati del Mondo su strada in progaramma a Doha in Qatar (9-16 ottobre).
“E’ un progetto che parte da lontano, sull’onda dell’entusiasmo e dell’esperienza maturata con la tappa del Giro d’Italia di Vicenza del 2013, vinta da Visconti, e poi riproposta anche nel 2015, con l’arrivo sul Monte Berico, vinta da Gilbert. Proprio nel 2013, nell’ambito dei Mondiali di Ciclismo su strada in Toscana, annunciammo a Firenze il progetto Vicenza 2020, che l’allora neoeletto Presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale, il britannico Brian Cookson, accolse con piacere. Così come la FCI guidata dal Presidente Renato Di Rocco con la quale abbiamo raggiunto subito un accordo a livello organizzativo. Arrivò anche il sostegno di Giovanni Malagò, Presidente del Coni, e delle istituzioni politiche centrali e regionali: in primis quelle di Graziano Delrio, allora Sottosegretario alla Presidenza del Governo con delega allo sport, e di Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto. In questo progetto il supporto della Regione Vento è fondamentale” spiega il Presidente del Comitato Promotore Claudio Pasqualin.
VENETO 2020, CITTA’ & PERCORSI:
Le gare previste dal programma iridato di Veneto 2020, in base all’attuale regolamentro, saranno 12: strada/crono donne Junior, strada/crono uomini Junior, strada/crono Under23, starda/crono donne Elite, starada/crono uomini Elite più le due cronosquadre per team uomini/donne.
“Quello che andiamo a presentare oggi è la novità relativa alle città che verranno coinvolte nella candidatura ad ospitare i Campionati del Mondo in Veneto nel 2020. E cioè: tutti gli attuali 7 capoluoghi. Vicenza con il circuito finale e alcune partenze per gli junior. Padova e Venezia per le partenze delle cronometro e della prova regina. Belluno, Rovigo, Treviso e Verona per i mass event con le Granfondo. La gare del Mondiale si svolgeranno o si concluderanno a Vicenza in via Roma, nella città palladiana per antonomasia, dopo aver affrontato e superato il circuito del Monte Berico. Delle 7 cronometro attualmente in programma, tra individuali e a squadre, 2 si svolgeranno interamente a Vicenza e 5 scatteranno da Padova per concludersi pure a Vicenza. Delle 5 prove in linea, 2 scatteranno da Padova, 2 da Vicenza e 1 da Venezia: parliamo della prova regina, quella dei professionisti che è stata concepita da Piazza San Marco, con trasferimento a passo d’uomo sino al km 0 sul Ponte della Libertà e da qui il via ufficiale verso la Riviera del Brenta, per approdare al circuito finale da coprire 6 o 7 volte a seconda delle esigenze altimetriche e chilometriche. Il circuito avrà uno sviluppo di 20,750 km e sarà carattrizzato da 2 salite: Monte Berico di km 1,150 con pendenza media al 7% e massima all’11%; Via Costacolonna di km 1,700 con pendenza media del 7,1% e massima del 13%” continua a spiegare l’Avv. Claudio Pasqualin.
Professionisti ma non solo… il sabato della vigilia della partenza dei Mondiali sono ipotizzate 4 Granfondo con partenze rispettivamente da Belluno, Rovigo, Treviso e Verona. Quattro fiumi di cicloturisti che convergeranno tutti su Vicenza per un finale multicolore, come i colori dell’iride appunto. Inoltre il giovedì della kermesse, tradizionalmente libero da gare medagliate, sarà l’occasione per una company-relay: ovvero una cronometro a squadre sul circuito anima dei Mondiali in modo da offrire anche alle aziende la possibilità di spronare i propri collaboratori in speciali attività di team building.
VENETO 2020, LE PROSSIME TAPPE
In questo momento il Veneto ha come antagonista nella corsa ai Mondiali del 2020 la candidtaura portata avanti dall’ Olanda. Intanto continuerà il road show del Comitato Promotore, a livello di comunicazione e PR, fianalizzato a rafforzare il progetto della candidatura di Veneto 2020 Vicenza e alla raccolta di ulteriori consensi tra i maggiori interlocutori del panorama ciclistico internazionale.
“Siamo ottimisti e fiduciosi, il progetto è in una fase avanzata, abbiamo messo a punto un dossier di alto livello ed è giusto e doveroso essere ottimisti. Non sarà facile, ma ora puntiamo determinati al traguardo di Bergen, in Norvegia, dove nel settembre del prossimo anno ci sarà l’assegnazione del Mondiale del 2020. Come già fatto un anno fa a Richmond, negli Stati Uniti, una delegazione del Comitato Promotore dei Mondiali in Veneto volerà in Qatar tra un mese per i Mondiali di Doha: sarà il momento cruciale per preparare i passi decisivi verso l’assegnazione dell’organizzazione dei Mondiali del 2020. Al nostro fianco avremo un ambasciatore speciale, osannato in Qatar e nel mondo intero. Parlo di Eddy Merckx, il più forte corridore di tutti i tempi. Inoltre questa settimana saremo presenti in fiera al CosmoBike di Verona con la distribuzione di materiale promo informativo e altre azioni mirate presso lo stand della Regione Veneto” conclude l’Avv. Pasqualin.
Davide Cassani, Coordinatore Tecnico nazionali italiane, ha commentato: “Da corridore il mio primo mondiale è stato in Italia, in Veneto e l’ultimo sempre in Italia, in Sicilia. Vestire la maglia azzurra sulle strade di casa, nella propria nazione, tra i propri tifosi è un’emozione indescrivibile. E poi il mondiale è un evento che fa del bene a tutti, a tutto il movimento. Conosco bene i componenti di questo comitato promotore e li considero l’anima ciclistica della città di Vicenza considerando l’ottimo lavoro fatto con le tappe del Giro nel 2013 e nel 2015. Penso sia la squadra giusta per puntare a questo tragurdo iridato e mi auguro che il mondiale a 7 anni di distanza dalla grande edizione in Toscana di Firenze 2013 possa tornare protagonista in Italia. Può essere un mondiale molto bello in tutti i sensi, unendo storia ciclistica e patrimonio paesaggistico e culturale di una grande Regione. Il Mondiale diventa la fotografia distribuita nel mondo del territorio che lo ospita. E poi dal punto di vista tecnico ci sono percorsi che possono offrire tanti spunti interessanti. Direi che c’è davvero tutto quello che serve per pensare di fare un bel regalo a chi pedala e a tutta l’Italia”.
“La Regione da sempre fa sentire la sua vicinanza al grande ciclismo, sia a livello istituzionale che di passione. Crediamo fermamente in questo progetto e il Presidente Zaia ha fatto sin da subito pervenire il suo completo appoggio alla candidatura di Vicenza e del Veneto. La nostra Regione è da sempre terra di ciclisti e di ciclismo, il legame di questo territorio con la bicicletta è molto forte. La bicicletta in un certo senso rappresenta i valori di questa terra e della sua gente, valori quali sacrificio, lavoro, dedizione e impegno. Proprio per questo il ciclismo e il mondiale possono essere ambasciatori del Veneto in tutta Italia e nel mondo intero. Questo mondiale diventa un’opportunità, una vetrina per la Regione per valorizzare il suo inestimabile patrimonio paesaggistico, culturale e artistico che non è presente solo nelle grandi città ma in ogni angolo del nostro territorio e che la bicicletta può portare a scoprire e conoscere” le parole, invece, di Cristiano Corazzari, Assessore al Territorio alla Cultura e allo Sport della Regione del Veneto
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