Ordine d’arrivo:
1° Esteban Chaves (Orica BikeExchange)
2° Diego Rosa (Astana)
3° Rigoberto Uran (Cannondale Drapac)
4° Romain Bardet (Ag2r La Mondiale) a 6″
5° Davide Villella (Cannondale Drapac) a 1’19”
6° Alejandro Valverde (Movistar) a 1’24”
7° Warren Barguil (Giant Alpecin)
8° Robert Gesink (Team LottoNL Jumbo)
9° Alessandro De Marchi (BMC)
10° Pierre Latour (Ag2r La Mondiale)
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E’ un autunno decisamente sud-americano quello che ha regalato agli appassionati delle due ruote un Giro di Lombardia ad eliminazione, decisosi ad oltre 50 chilometri dal traguardo e conclusosi con il sorriso festante del colombiano Esteban Chaves. A mettere un pò di pepe, ad una prova altrimenti noiosa, ci ha pensato l’Astana di Diego Rosa e Fabio Aru: a perdere la classica delle foglie morte è proprio la coppia di scalatori italiani, con Aru designato capitano ma apparso lontano dalla forma dei giorni migliori e Rosa che ci mette il cuore ma si fa prendere dalla foga ogni volta che il momento si fa decisivo.
L’azione decisiva prende il largo sulle rampe di Sant’Antonio, con una dozzina di atleti che allungano lasciando dietro di sè il vuoto; sulla salita del Selvino rilanciano l’azione Esteban Chaves (Orica), Romain Bardet (Ag2r) e Rigoberto Uran (Cannondale). Per loro giusto una manciata di secondi di vantaggio sui più immediati inseguitori trainati da Diego Rosa, nel tentativo di favorire il suo capitano Fabio Aru. Il ritmo del piemontese però è troppo alto e ben presto il portacolori dell’Astana resta solo all’inseguimento del terzetto di testa tanto da giungere ad appena 7″ dai battistrada prima di fermarsi ad attendere nuovamente Fabio Aru.
Una volta ricomposta la coppia dell’Astana, con tutti i migliori di giornata sulle ruote, riparte l’inseguimento al terzetto di testa ma, ancora una volta, Fabio Aru è costretto a rallentare e, questa volta, lascia semaforo verde ad un Diego Rosa scatenato. Prima dello scollinamento sul Selvino si compone così il quartetto che giungerà sino a Bergamo Alta per giocarsi il tutto per tutto sul ciotolato della città vecchia.
In salita, il primo a cedere è proprio Bardet: Rosa ci prova e ci riprova ma Uran e Chaves sono un tandem inossidabile. Il finale è melodrammatico. Rosa lancia la volata a poco meno di 500 metri dal traguardo, affronta in testa l’ultima curva e sembra poter giungere per primo anche sulla linea del traguardo. Gli ultimi 30 metri, però, gli sono fatali: lo spunto vincente, questa volta, è quello di Esteban Chaves.
Chaves diventa così il primo colombiano ad aggiudicarsi una classica monumento: “Per me era un sogno poter vincere Il Lombardia. Non ci posso credere di aver vinto questa gara, è una classica monumento! Quando sono passato professionista mi sono trasferito proprio qui a Bergamo, conoscevo le strade. Voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno permesso di diventare un vincitore di questa corsa. Nel finale ho provato a fare la differenza sul ciottolato ma mi hanno seguito, quindi ho controllato e mi sono giocato le chance in volata. Non è la mia specialità ma ho dato tutto e sono contento di avercela fatta”.
di Andrea Fin
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