Ordine d’arrivo:
1^ Elisa Balsamo (Italia) 1h53’04”
2^ Skylar Schneider (USA)
3^ Susanne Andersen (Norvegia)
4^ Karolina Perekitko (Polonia)
5^ Letizia Paternoster (Italia)
6^ Emma Norsgaard (Danimarca)
7^ Franziska Brausse (Germania)
8^ Sandra Alonso Dominguez (Spagna)
9^ Liane Lippert (Germania)
10^ Simone Eg (Danimarca)
40^ Chiara Consonni (Italia)
56^ Lisa Morzenti (Italia) a 45″
68^ Martina Fidanza (Italia) a 10’02”
Una volata poderosa, irresistibile, ha consegnato a Elisa Balsamo la Maglia Iridata. Dopo la seconda piazza di Sofia Bertizzolo a Ponferrada (Spagna) 2014 e la terza di Anna Zita Stricker a Valkenburg (Olanda) 2012, l’Italia ritorna sul gradino più alto del podio Mondiale con la diciottenne piemontese, che al termine dei 74,5 km in programma nella sfida riservata alle Donne Junior si è lasciata alle spalle le attesissime Skylar Schneider e Susanne Andersen.
GIOIA ITALIA – Non succedeva dal 2011 e dal trionfo Elite di Giorgia Bronzini a Copenhagen (Danimarca). Bronzo Norvegia, argento Stati Uniti, ma l’oro, oggi, è finalmente Tricolore. E la gioia, tutta per le ragazze del CT Dino Salvoldi che, sul cicuito di Doha (Qatar), si sono rese protagoniste di una prova perfetta, nonostante la sfortuna abbia colpito subito in avvio di corsa, con la caduta di massa che ha tagliato fuori dai giochi Martina Fidanza.
Ma, nonostante la perdita di una atleta importante, il trenino Azzurro ha tenuto la situazione in pugno e gestito il finale in maniera impeccabile, con una straordinaria Chiara Consonni che ha lanciato alla perfezione la compagna verso il terzo titolo Arcobaleno della stagione – nel suo carnet erano già presenti quello dell’Omnium e dell’Inseguimento a Squadre – e verso le note dell’Inno di Mameli.
Balsamo, Consonni, Paternoster, Fidanza, Morzenti, un quintetto che ha fatto sognare. “E’ incredibile! Un grazie alla squadra. Siamo un team bellissimo e questa vittoria è per tutti noi e per tutto il movimento femminile italiano” le prime parole della nuova Campionessa del Mondo che, dopo l’argento a cronometro di Lisa Morzenti, ha regalato alle ruote rosa del suo Paese il metallo più pesante.
LA CORSA – Le rotende e le tortuosità del tracciato, che già avevano costretto gli Under23 a fare i conti con l’asfalto qatariota, hanno colpito anche nella prova delle ragazze. Dopo un inizio in sordina – qulache tentativo, ma nulla più -, i primi sussulti si sono manifestati nel corso della penultima tornata, quando Olanda e Francia, rimaste entrambe senza un paio di vagoni, hanno provato a forzare e a far saltare il banco. Ma le emozioni, almeno per il Bel Paese, sono arrivate nello sprint finale della trentina di atlete rimaste nell’avanguardia, dove a dominare in maniera netta è stato il treno Azzurro e ad alzare le braccia verso l’alto la cuneese classe 1998.
Grazie alla performance mediorientale – arricchiata dalla quinta posizione di Letizia Paternoster – l’Italia ha ipotacato il secondo posto nella graduatoria di Coppa delle Nazioni, dietro alle vincitirici nederlandesi.
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