La sentenza del Tribunale Federale che ha assolto i Angelo Citracca, Bruno Reverberi e Gianni Savio dalle accuse a loro ascritte dalla Procura Generale del CONI continua a far discutere e la stessa FCI sembra essere infastidita dai commenti degli addetti ai lavori tanto da dover ricorrere ad una nota stampa di biasimo nei confronti di chi, come il nostro portale, si è concesso la libertà di ricordare che la realtà concreta sembra ancora una volta lontana da quella ricostruita nelle aule giudiziarie federali.
“La Federazione Ciclistica Italiana in relazione ai commenti pesantemente negativi comparsi sugli organi di stampa a seguito della lettura del dispositivo della decisione del Tribunale Federale, rileva come l’atteggiamento degli organi di stampa appaia quantomeno intempestivo atteso che ancora non si conoscono le motivazioni della sentenza che saranno rese note e depositate nei prossimi giorni” si legge nel comunicato federale che precisa “Fa presente che la Procura Federale non aveva chiesto il rinvio a giudizio non ritenendo sussistenti validi elementi di prova”.
E aggiunge: “Si ricorda ancora che la FCI, a differenza di altre federazioni, ha scelto, con il nuovo Regolamento di Giustizia, di adottare il sistema della libera elezione dei componenti degli Organi di Giustizia, proprio per garantire la loro indipendenza ed autonomia. Ancora una volta ci si trova di fronte ad atteggiamenti precostituiti e diretti a dare, ingiustamente, una pessima immagine del mondo del ciclismo”.
A questo punto non resta che attendere le motivazioni per poter essere illuminati sulla realtà dei fatti…