Ordine d’arrivo:
1° Maximiliano Ariel Richeze (Quick Step Floors)
2° Tom Boonen (Quick Step Floors) a 3″
3° Matteo Malucelli (Androni Sidermec)
4° Andrea Guardini (UAE Abu Dhabi)
5° Nicola Ruffoni (Bardiani CSF)
6° José Rivera (Municipalidad de Pocito)
7° Ramunas Navardauskas (Bahrain Merida)
8° Attilio Viviani (Naz. Italia)
9° Daniel Juarez (As. Civ. Mardan)
10° Mattia Viel (Unieuro Trevigiani Hemus)
Classifica generale finale:
1° Bauke Mollema (Trek Segafredo)
2° Oscar Sevilla (Medellin Inder) a 14”
3° Rodolfo Torres (Androni Sidermec) a 16”
4° Ricardo Escuela (Agrupacion Virgen de Fatima) a 20”
5° Rui Costa (UAE Abu Dhabi) a 26”
6° Laureano Rosas (Argentina) a 27”
7° Ramunas Navardauskas (Bahrain Merida) a 52”
8° Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) a 1’17”
9° Egan Bernal (Androni Sidermec) a 1’29”
10° Pieter Serry (Quick Step Floors) a 1’31”
Anche l’ultima frazione della Vuelta a San Juan finisce nelle mani dell’argentino Maximiliano Ariel Richeze che con un allungo al veleno riesce a precedere di un soffio il gruppo lanciato allo sprint e regolato nettamente dal Tom Boonen.
“Oggi alla partenza le mie gambe non stavano benissimo; dopo la tappa di ieri ero molto stanco ma fortunatamente ho ritrovato delle ottime sensazioni durante la tappa. Avevamo deciso di lavorare per Tom ma nel corso dell’ultimo chilometro ero davanti per controllare gli scatti e stavo chiudendo su un fuggitivo quando mi sono voltato e ho notato che alle mie spalle non c’era più nessuno. A quel punto ho tirato diritto ed è andata bene” ha raccontato dopo il traguardo Richeze.
La classifica finale, invece, è andata a Bauke Mollema che ha mantenuto le insegne del primato sino al traguardo finale di San Juan.