Ordine d’arrivo TTT:
1° BMC in 23’20”
2° Quick Step Floors a 17″
3° FDJ a 22″
4° Movistar
5° Orica Scott a 25″
6° LottoNl Jumbo a 40″
7° Lotto Soudal a 52″
8° Bahrain Merida a 53″
9° Dimension Data
10° Astana a 55″
11° Team Sunweb a 56″
12° Trek Segafredo a 58″
13° Ag2r a 1’00”
14° UAE Team Emirates a 1’09”
15° Bora Hansgrohe a 1’11”
16° Cannondale Drapac a 1’18”
17° Katusha Alpecin a 1’36”
18° Team Sky a 1’41”
19° Androni Sidermec a 1’45”
20° Bardiani CSF a 2’21”
21° Nippo Vini fantini a 2’22”
22° Novo Nordisk a 2’52”
Classifica generale:
1° Damiano Caruso (BMC)
2° Rohan Dennis (BMC)
3° Greg Van Avermaet (BMC)
4° Stefan Kung (BMC)
5° Daniel Oss (BMC)
6° Tejay Van Garderen (BMC)
7° Tom Boonen (Quick Step Floors) a 16″
8° Matteo Trentin (Quick Step Floors)
9° Bob Jungels (Quick Step Floors)
10° Julien Vermote (Quick Step Flors)
E’ stata la formazione statunitense BMC ad aggiudicarsi la cronometro a squadre di apertura della 52^ Tirreno-Adriatico.
Greg Van Avermaet, Damiano Caruso, Rohan Dennis, Jempy Drucker, Stefan Kung, Daniel Oss, Manuel Quinziato e Tejey Van Garderen hanno coperto i 22,7 km di Lido di Camaiore (Lu) in 23’20”, volando alla media di 58’371 km/h dritti sul gradino più alto del podio come già era stato nel 2016. Seconda posizione per i Quick Step Floors di Tom Boonen e Fernando Gaviria a 17″, terza per i transalpini della FDJ. Damiano Caruso, primo a oltrepassare la linea dell’arrivo, ha vestito la Maglia Azzurra di leader della classifica generale.
BIG – E’ finita con il sorriso di Greg van Avermaet, vincitore della “Corsa dei Due Mari” dodici mesi fa e con un pareggio tra Thibaut Pinot e Nairo Quintana la sfida tra i big. I capitani di FDJ e Movistar hanno chiuso con i rispettivi treni in terza e quarta piazza, con un ex-aequo di 22″ di disavanzo dai rossoneri.
A 3 secondi dal francese e dal colombiano si e’ accasato Adam Yates, fresco trionfatore a Larciano e leader della Orica Scott (3^ a 25″), mentre sono 23 i secendi lasciati agli avversari più temibili da Vincenzo Nibali e della Bahrain Merida, arrivata 8^ a 53″. Due in meno rispetto alla Astana di Fabio Aru, decima a 55″.
Inizio, invece, in salita e giornata da dimenticare per gli Sky Mikel Landa, Geraint Thomas e Michal Kwiatkowski, con la performance dei “black”, già meno incisiva del solito, che è stata ulterirmente segnata dall’incredibile e bruttissima caduta di Gianni Moscon. Il trentino è stato “tradito” dalla ruota anteriore che, avendo incredibilmente ceduto di colpo, lo ha disarcionato dalla bici facendolo finire sull’asfalto e consegnando a lui e compagni un verdetto-macigno:18^ piazza a 1’41”.
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