Ordine d’arrivo:
1° Van der Heijden e Andri Frischknecht (SCOTT-SRAM Young Guns) 4h 010’ 00”
2° Nino Schurter-Matthias Stirnemann (SCOTT-SRAM MTB Racing) a 0,4”
3° Manuel Fumic-Hernique Avancini (Cannonadale Factory Racing Xc) a 2’35”
4° Christoph Sauser-Jaroslav Kulhavy (Investec-Songo-Secialized) a 3’16”
5° Leonardo Paez-Max Knox (Kansai-Placson) a 4’ 22”
18° Damiano Ferraro-Fabian Rabensteiner (Trek-Selle San Marco 2) a 18’ 29”
Classifica generale:
1° Manuel Fumic-Henrique Avancini (Cannondale Factory Racing Xc) 15h 18’ 13”
2° Nino Schurter-Matthias Stirnemann (SCOTT-SRAM MTB Racing) a 1’42”
3° Christoph Sauser-Jaroslav Kulhavy (Investec-Songo-Secialized) a 2’15”
4° Leonardo Paez-Max Knox (Kansai-Placson) a 11’ 32”
5° Nicola Rohrbach-Daniel Geismayr (Canturion Vaude 2) a 12’ 43”
La Cape Epic si sta facendo ogni giorno più interessante, tra colpi di scena a attacchi da lontano. I primi a provare a fare “saltare il banco” oggi sono stati i due atleti della Kansai Plascon (Paez e Knox), in grado di prendere un piccolo gap nei confronti di tutti. L’unico a sembrare in gradi di seguirli è stato Nino Schurter che però ha dovuto probabilmente seguire il ritmo di Stirnemann, suo compagno di team.
La tappa prevedeva 112 km di pura fatica, 2150 metri di dislivello e più di 4 ore di gara. Una vera giornata do mountainbike estrema sotto il sole sudafricano.
Fin da subito sono apparsi in difficoltà Manuel Fumic e Avancini (leader della generale) che però dovevano solo concentrarsi su Christoph Sauser e tenere sotto controllo la situazione per non perdere tempo nei confronti degli Specialized.
Ad un certo punto la situazione era questa: in testa la coppia Kansai Plascon, scatenata fin dalla partenza, con un margine di 45 secondi sulle due coppie Scott-Sram (quella di Schurter-Stirnemann e l’altra formata dai giovanissimi Van der Heijden-Frischknecht), i Cannondale e gli Specialized.
Proprio quando Manuel Fumic sembra entrare in crisi e soffrire il ritmo perdendo qualche metro, ecco il colpo di scena con la foratura della coppia Specialized che è costretta a fermarsi per correre ai ripari. La corsa esplode, con i due team Scott che possono ora giocare la carta della superiorità numerica (sono in 4 ma il ritmo lo scandisce quasi sempre uno Schurter scatenato), mentre Fumic e Avancini cercano il loro ritmo sapendo di poter anche concedere qualche secondo agli Scott che sono piuttosto lontani in classifica.
Il Campione del Mondo Schrter guida una truppa davvero scatenata e riesce a guadagnare ben 1 minuto sui Cannondale, leader della generale, mentre la coppia Paez-Knox perde terreno (non si è ancora ben capito il motivo) e si ritrova a pedalare con gli Specialized, a 3 minuti dalla testa.
Schurter nel finale lascia lavorare sodo i giovani compagni di squadra che in questo frangente gli danno una mano enorme, e proprio nel single track finale c’è tempo per divertirsi per tutti i corridori, i paesaggi sono stupendi e il terreno adesso è un lungo serpentone.
L’arrivo è una festa tutta Scott-Sram con Schurter e Stirnemann che lasciano (così è sembrato) la vittoria di tappa al team B, un gesto da veri signori probabilmente in segno di gratitudine per il lavoro svolto da parte dei giovani Van der Heijden e Andri Frischknecht, nonostante il Team A stia cercando la vittoria da giorni.
Al terzo posto troviamo i Cannondale che perdono terreno nei confronti di Schurter-Stirnemnn (gli svizzeri sono ora a soli 42 secondi dalla maglia gialla), quarto posto invece per gli Specialized che dopo una giornata difficile si ritrovano terzi in classifica a 2 minuti e 15”.
Quinta all’arrivo (e quarta in generale) la coppia coraggiosa che oggi ha animato la tappa fin dalle prime battute, quella formata da Paez e Knox.
Le dichiarazioni dei protagonisti – Sauser: “E’ stata una gara veloce ed eccitante, ma avrei preferito una corsa tranquilla ed essere ora con la maglia di leader. Avevamo intenzione di dare uno scossone alla tappa e prendere la maglia gialla, ma oggi abbiamo varato e perso molto tempo per riparare. Domani sarà difficile recuperare tempo ma resta sempre il tampone finale di sabato e siamo fiduciosi”.
Fumic: “Sapevamo che Nino e Stirnemann volevano vincere la tappa oggi, quindi ci siamo concentrati maggiormente su Sauser e Kulhavy. Il fatto che gli Scott abbiano guadagnato del tempo non ci preoccupa troppo, sapevamo di aver un buon gap nei loro confronti. Era più importante restare vicino agli Specialized e ci siamo riusciti, è stato un altro buon giorno per noi”.
Schurter: “Anche oggi siamo partiti senza un piano preciso, volevamo solo divertirci a guidare le nostre bici. L’ultima salita era terribilmente dura e sabbiosa, ma essere arrivati davanti con entrambi i nostri team è stata una cosa fantastica”.
Andri Frischknecht: “Siamo davvero felicissimi e piuttosto sorpresi. Prima di partire per questa tappa di 112 km pensavamo solo a sopravvivere, ma questa vittoria di tappa è davvero un’emozione fortissima. Correre al fianco di Schurter e Stirnemann è stato fantastico e siamo stati bravi sull’ultima salita sabbiosa, e alla fine ce l’abbiamo fatta!”.
Domani 84 km di su e giù e 2100 metri di dislivello, non una passeggiata insomma.
Servizio a cura di Jacopo Billi