L’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) ha annunciato che il Tribunale Antidoping dell’UCI ha emesso la decisione in merito al caso che vede coinvolto Giampaolo Caruso.
La questione è relativa alla rianalisi di un campione fornito da Giampalo Caruso nell’ambito di un controllo fuori competizione tenutosi il 27 marzo 2012, che ha rivelato la presenza di eritropoietina (EPO).
Il Tribunale Antidoping ha giudicato l’atleta colpevole di violazione del regolamento antidoping e, a distanza di 5 anni dall’inizio della vicenda, gli ha comminato 2 anni di squalifica, con decorrenza – retroattiva – dal 18 agosto 2015 al 18 agosto 2017.
Il siciliano classe 1980, che al momento in cui era inziata la sospensione gareggiava per il Team Katusha (nella foto, la vittoria alla Milano-Torino nel 2014) potrà, dunque, tornare in gruppo tra due mesi.