Ordine d’arrivo:
1° Warren Barguil (Team Sunweb) 4h40’33”
2° Darwin Atapuma (UAE Team Emitrates) a 20″
3° Romain Bardet (Ag2r)
4° Chris Froome (Team Sky)
5° Rigoberto Uran (Cannondale Drapac) a 22″
6° Mikel Landa (Team Sky) a 32″
7° Louis Meintjes (UAE Team Emirates) a 37″
8° Daniel Martin (Quick Step Floors) a 39″
9° Simon Yates (Orica Scott) a 59″
10° Alberto Contador (Trek Segafredo) a 1’09”
Classifica generale:
1° Chris Froome (Team Sky)
2° Romain Bardet (Ag2r) a 23″
3° Rigoberto Uran (Cannondale Drapac) a 29″
4° Mikel Landa (Team Sky) a 1’36”
5° Fabio Aru (Astana) a 1’55”
6° Daniel Martin (Quick Step Floors) a 2’56”
7° Simon Yates (Orica Scott) a 4’46”
8° Luis Meintjes (UAE Team Emirates) a 6’52”
9° Warren Barguil (Team Sunweb) a 8’22”
10° Alberto Contador (Trek Segafredo) a 8’34”
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Una folla oceanica. Il Col de l’Izoard è un anfiteatro naturale stipato di gente: ogni sasso, ogni filo d’erba dell’iconica salita alpina è una persona e un tifoso.
Lungo il serpentone d’asfalto che porta in cima, e a quota 2360 metri s.l.m., gli striscioni inneggiano a tutti gli atleti in gara, ma con una spiccata predilezione per Warren Barguil e Romain Bardet.
I due beniamini di “casa”, nella 18^ tappa del Tour de France non deludono le attese: il primo, Maglia a Pois autorevole, si prende la vittoria, la seconda nell’edizione 2017 della Grande Boucle; il connazionale la terza piazza, 4″ di abbuono e un’altra fetta di gloria per una corsa vissuta, ancora una volta, all’attacco. E pazienza se l’assalto alla Maglia Gialla sferrato dal transalpino della Ag2r non è andato a buon fine: Chris Froome, sempre più padrone delle strade di Francia, non ha fatto grandi plissè alle stilettate del rivale, rispondendo agli attacchi, rilanciando, riaffondando le unghie e incollandosi sulla pelle quel colore così ambito che, a Parigi, potrebbe fare definitivamente suo per la quarta volta in carriera.
Ancora un pizzico di difficoltà per Fabio Aru che, al traguardo, paga 1’00” a Froome scivolando in quinta piazza in classifica generale a beneficio di Mikel Landa che si accasa, invece, ai piedi del podio. Prova maiuscola per Darwin Atapuma, più combattivo di giornata, che sfiora l’impresa cedendo solamente nelle battute di congedo a un scatenato Barguil.