Ordine d’arrivo:
1° Giulio Ciccone (Bardiani CSF) 2h45’38”
2° Simone Sterbini (Bardiani CSF) a 35″
3° Neilson Powless (Axeon Hagens Berman) a 41″
4° Gavin Mannion (Unitedhealthcare) a 44″
5° Rob Britton (Rally Cycling)
6° Serghei Tvetcov (Jelly Belly) a 48″
7° Manuel Senni (BMC) a 1’14”
8° James Piccoli (Elevate KHS) a 1’19”
9° Chris Butler (Caja Rural Seguros RGA) a 1’27”
10° Brent Bookwalter (BMC) a 2’06”
Classifica generale:
1° Rob Britton (Rally Cycling)
2° Gavin Mannion (Unitedhealthcare) a 26″
3° Serghei Tvetcov (Jelly Belly) a 32″
4° Neilson Powless (Axeon Hagens Berman) a 35″
5° Brent Bookwalter (BMC) a 2’06”
6° Giulio Ciccone (Bardiani CSF) a 2’16”
7° Jonathan Clarke (Unitedhealthcare) a 2’28”
8° Chris Butler (Caja Rural Seguros RGA) a 2’34”
9° James Piccoli (Elevate KHS) a 2’38”
10° Sepp Kuss (Rally Cycling) a 2’55”
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Giulio Ciccone è tornato ad alzare le braccia al cielo, dominando in solitaria la 6^ frazione del Tour of Utah, da Heber Valley a Snowbird Resort.
L’abruzzese della Bardiani CSF sulla linea bianca statunitense ha preceduto di 35″ il compagno di colori Simone Sterbini e di 41″ Neilson Powless (Axeon Hagens Berman).
Il canadese Rob Britton (Rally Cycling) ha conservato la maglia di leader della classifica generale a un giorno dal gran finale, con il tracciato di Salt Lake City che incoronerà il successore di Lachlan Morton.
“Abbiamo costruito questa vittoria sin dal primo km e ripaga tutti gli sforzi fatti qui in Utah per emergere. Ogni giorno ci abbiamo provato, lottato e mai smesso di crederci. Abbiamo corso da grande squadra e aver condiviso il podio con Sterbini è stata la ciliegina sulla torta” ha spiegato Ciccone, al suo secondo successo da prof dopo la tappa al Giro d’Italia l’anno scorso a Sestola.
“Ho affrontato l’ultima salita con regolarità. I miei compagni stati eccezionali, hanno svolto un lavoro preparatorio impeccabile senza il quale sarebbe stato tutto molto complicato. Il forcing di Sterbo è stata la rampa di lancio. Ai -5 km ho voluto testare i miei avversari, capire chi ne aveva ancora. Vedendo che nessuno mi seguiva, ho tirato dritto” ha aggiunto Ciccone.
“La condizione c’è e i test in ritiro ne avevano già dato conferma. Molto più importante l’essermi sbloccato mentalmente dopo un avvio di stagione complicato e un prosieguo dove faticavo ad ingranare. Può sembrare superfluo dirlo, ma questa vittoria è un toccasana per me e credo per l’intera squadra. Ora dobbiamo concentrarci sul finale di stagione, viverlo con intensità perchè ogni corsa sarà un’occasione da sfruttare. Per me, il bollino rosso è già sul Lombardia”.