Madison femminile:
1° Italia (Paternoster – Consonni) 70 p.
2° Russia (Novolodksaya – Malkova) 55
3° Francia (Le Net – Fortin) 39
4° Olanda (De Zoete – Raaijmakers) 36
5° Nuova Zelanda (Shearman – Shields) 27
6° Australia (Plouffe – Martin Wallace) 8
7° Canada (Coles Lyster – Jussaume) 1
8° Polonia (Majewska – Polak) – 17
9° Germania (Hechler – Bauernfeind) – 20
10° Rep. Ceca (Dzerengova – Cetkovska)
Madison maschile:
1° Danimarca (Larsen – Johansen) 43 p.
2° Russia (Gonov – Syritsa) 25
3° Australia (Buckell – Slattery) 23
4° Germania (Munstermann – Bruckner) 19
5° Belgio (Wernimont – Van Den Bossche) 14
6° Svizzera (Schmid – Thiebaud) 12
7° Messico (Mirafuentes – Mirafuentes) 7
8° Italia (Pastorelli – Cavicchioli) – 15
Keirin femminile:
1^ Mathilde Gross (Francia)
2^ Steffie Van Der Peet (Olanda)
3^ Hyesu Kim (Korea)
4^ Lauren Bate Lowe (Gran Bretagna)
5^ Ellesse Andrews (Nuova Zelanda)
6^ Shaane Fulton (Nuova Zelanda)
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L’ultima giornata di gare sul parquet di Montichiari regala un altro oro all’Italia e, ancora una volta, a conquistarlo sono le ragazze di Dino Salvoldi. A sorridere alle azzurre Paternoster-Consonni è la madison vinta con ben 15 punti in più delle rivali russe. Sempre in campo femminile la francese Mathilde Gross si conferma la reginetta della velocità conquistando, dopo il torneo della velocità anche la finale del Keirin.
Tra i maschietti la finale della madison ha regalato attimi di puro spettacolo grazie alla coppia danese composta da Larsen e Johansen: i due atleti in casacca bianco-rossa hanno dimostrato una maggiore freschezza atletica rispetto al resto del lotto ma, soprattutto, una intesa senza pari. Dopo una partenza con il piede sull’acceleratore che gli ha regalato i primi 5 punti, infatti, i danesi sono stati gli unici a riuscire a guadagnare il giro.
A giochi ormai fatti è arrivata anche una caduta per Larsen ma il ragazzo è stato bravo a risalire in sella e a tornare a macinare giri e punti. Gli ultimi cinque giri, infine, sono stati tutti di marca tedesca con la coppia composta da Munstermann e Bruckner che è riuscita nell’intento di vincere l’ultimo sprint: i 10 punti così guadagnati, però, non sono bastati al team teutonico per conquistare almeno la medaglia di bronzo. La strenua difesa dell’Australia, infatti, ha vanificato lo spettacolare forcing tedesco.
Opaca la prova degli italiani: orfani di Michele Gazzoli i ragazzi di Marco Villa hanno faticato a trovare il bandolo della matassa restando sempre fuori dai giochi, fino a perdere il giro e ad essere quindi costretti ad accontentarsi dell’ottava piazza.