Ordine d’arrivo:
1° Sam Bennett (Bora Hansgrohe) 6h02’06”
2° Edward Theuns (Trek Segafredo)
3° Riccardo Minali (Astana)
4° Marco Benfatto (Androni Sidermec)
5° Simone Consonni (UAE Team Emirates)
6° Manuel Belletti (Wilier Selle Italia)
7° Davide Ballerini (Androni Sidermec)
8° Ahmet Orken (Turchia)
9° Paolo Simion (Bardiani CSF)
10° Frantisek Sisr (CCC Sprandi Polkowice) a 2″
Classifica generale:
1° Sam Bennett (Bora Hansgrohe)
2° Edward Theuns (Trek Segafredo) a 10″
3° Marco Benfatto (Androni Sidermec) a 14″
4° Riccardo Minali (Astana) a 16″
5° Diego Ulissi (UAE Team Emirates) a 19″
6° Vincenzo Albanese (Bardiani CSF)
7° Mirco Maestri (Bardiani CSF)
8° Francesco Gavazzi (Androni Sidermec)
9° Simone Consonni (UAE Team Emirates) a 20″
10° Manuel Belletti (Wilier Selle Italia)
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Ancora una volata vincente per Sam Bennett, che dopo il successo centrato sulla linea bianca d’apertura di Kemer ipoteca anche la Kumlica – Fethiye, tappa più lunga dell’edizione 2017 del Cycling Tour of Turkey con 206,7 km nel menu.
Nella città della Mugla l’irlandese della Bora Hansgrohe ha rafforzato la leadership negli sprint e in classifica generale, anticipando con la solita fiammata impeccabile un nuovamente piazzato Edward Theuns (Trek Segafredo) e Riccardo Minali (Astana).
Italia nel trio dei migliori, dunque, ma anche nella fuga di giornata, neutralizzata ai meno diecimila metri e animata da Mirco Maestri (Bardiani CSF) e dal brasiliano Alfonso Murilo (Funvic).
MINALI: “STO BENE, RIPROVERO'” – Le mani, anzichè al cielo, sono buttate contro il manubrio ma se il trionfo non è arrivato, di certo era lì molto vicino. E’ una soddisfazione agrodolce quella che traspare dagli occhi di Minali, resosi protagonista di una progressione poderosa, ma valevole solamente per il suo primo podio in una gara WorldTour. “La gamba era molto buona e posso dire di essere in crescita” racconta il ventiduenne di Isola della Scala (Vr). “Ho fatto la volata che volevo fino a settanta metri dall’arrivo: ero in centro, in ottima posizione, poi sono rimasto un po’ chiuso e mi sono dovuto spostare sulla destra verso le transenne. Ho dovuto smettere di pedalare per una frazione di secondo e ho perso l’attimo decisivo. Domani ci sarà una salita nel finale e poi subito una discesa verso il traguardo, quindi vedremo come andrà, ma di sicuro a centrare la vittoria ci proverò ancora!”
A porre l’accento sull’incognita dell’asperità che la carovana incontrerà a una decina di km dalla conclusione del terzo tracciato – da Fethiye a Marmaris – è anche il vincitore Bennett, che spiega: “Oggi la tappa è stata molto lunga e domani bisognerà vedere come starò. Al momento non posso fare previsioni e decideremo quando saremo lì in base a come girerà la gamba.”
Un passo avanti, ma ancora una medaglia di un metallo meno pregiato per Theuns, che ha dovuto cedere ancora una volta allo strapotere dell’avversario in lvrea nero-azzurra: “Sono contrariato, perché la squadra ha fatto il massimo e io, nel finale, a differenza di Sam Bennett non sono stato super esplosivo. Ho guadagnato una posizione rispetto a ieri e questo è positivo, ma sono dispiaciuto per non aver saputo ripagare il mio team con una vittoria.”
Da Fehtiye, Silvia Tomasoni