Un’amara realtà per chi è nel ciclismo e che deve far riflettere, nessuno escluso, arriva dalla Provincia di Pisa e riguarda un giovane atleta di 16 anni che ha iniziato da giovanissimo la propria attività ciclistica, ora costretto a lasciarla perché non trova squadra juniores per poter continuare l’attività sportiva che ama.
Protagonista Valerio Rossi, tesserato come allievo nell’ultima stagione da poco conclusa nel G.S. Butese. Suo padre Riccardo ha scritto poche parole su Facebook per raccontare quanto successo. Parole amare.
“Un’intera stagione faccia al vento, pioggia, freddo, caldo, gioie, delusioni, sfortuna, incidenti meccanici e sacrifici. Non è bastato – scrive Riccardo – nessuno disposto a dare la possibilità a un ragazzino di 16 anni di continuare in questo sport, evidentemente non è un fenomeno, ma uno normale come tanti in giro. Non voglio dare la colpa a nessuno sia chiaro!!!!!!! La colpa è nostra che non abbiamo mai vinto…Per i normali non c’è posto, questa è la realtá.. Attenderemo sul bordo strada i così detti fenomeni.. Ora salutiamo la compagnia, ci daremo ad altro…….in bocca al lupo a tutti.. E grazie a chi per 10 anni gli ha permesso di correre, il G.S Butese”.
Questo lo sfogo, queste le parole amare di un genitore. Ma quanti giovani e non solo certo in Toscana, si trovano nelle stesse condizioni di Valerio Rossi?