Era la mattina del 10 luglio 1992, in piena tangentopoli, e l’Italia si svegliava più povera dopo il prelievo forzoso disposto dal governo Amato per uscire dal “serpente monetario”.
LA FCI ALLUNGA LE MANI – Sono passati poco più di 25 anni e il 4 novembre scorso il ciclismo italiano si è risvegliato più povero senza nemmeno sapere di esserlo: con il pretesto di aver cambiato conto corrente, infatti, la FCI con i conti in rosso di 2,7 milioni di euro, ha effettuato nel sistema informatico Fattore K, un addebito pari all’importo risultante dal monte crediti della società in modo da uniformare per tutti gli affiliati un saldo di inizio stagione uguale a zero.
Tutte le somme rimaste come avanzo dell’attività della stagione 2017 sono dunque sparite per effetto di un vero e proprio prelievo forzoso a cui ora ciascuna società potrà porre rimedio presentando una formale richiesta che indichi i dati della società, il credito vantato e una persona di riferimento.
Tutto questo senza che fosse stato diramato alcun avviso, senza che nessuno da Roma o da Milano avesse informato i diretti interessati.
La stessa FCI che nel proprio vademecum si premura di avvisare i propri tesserati che i bonifici hanno “costi elevati”, sconsigliando l’utilizzo di questo tipo di pagamento si è dunque impadronita in un sol colpo di tutti gli euro già versati dalle società.
“Tutte le richieste pervenute saranno oggetto di verifica da parte degli uffici federali e, successivamente, il Settore Amministrativo provvederà ad accreditare alla società l’importo che riterrà esatto dandone motivata comunicazione” si legge nelle indicazioni pubblicate dalla FCI solo in una sezione del proprio sito raggiungibile dopo diversi click.
E intanto a Roma con questa mossa hanno incassato diverse migliaia di euro scommettendo tutto sulla disinformazione e la scarsa memoria delle società ciclistiche italiane.
AUMENTI IN CIFRE – Nel 2018 la tessera di un Giovanissimo (7-12 anni) costerà 25 euro, quella del Presidente Federale Renato Di Rocco, 20 euro. E’ questo l’effetto del generico annuncio dato dal Consiglio Federale riunitosi a Fossacesia (Ch) lo scorso 19 ottobre, che si è tramutato in una triste realtà per tutte le società giovanili italiane.
Una stagione da “lacrime e sangue” il 2018 del ciclismo italiano, ma soprattutto per i volontari che mettono il proprio tempo a disposizione dei più piccoli senza alcun scopo di lucro. Dal 2018 con il costo dell’affiliazione, ad esempio, non sarà compresa alcuna tessera: in passato le tessere di 10 componenti del direttivo erano comprese nei 300 euro necessari per affiliarsi alla FCI. Quel numero era stato recentemente ridotto a 7 componenti, ora, ogni componente del direttivo di una società dovrà sborsare 15 euro.
100 euro il costo della tessera di un direttore sportivo degli juniores, 70 per un ds per esordienti e allievi.
La necessità di reperire più fondi sarebbe stata l’occasione giusta per i vertici federali nazionali di dare il buon esempio alzando almeno a 100 euro il costo della propria tessera. Per le casse della FCI, forse, sarebbe cambiato poco ma sarebbe stato un segno di responsabilità e di solidarietà nei confronti dell’intero movimento.
ISTRUZIONI PER L’USO – Come difendersi da una Federazione che allunga le mani per metterle nelle tasche dei propri affiliati? Ecco alcuni suggerimenti utili per richiedere la restituzione dei propri crediti nei confronti della FCI:
1. Entrate nel vostro profilo del sistema informatico federale “Fattore K”;
2. Andate alla voce “versamenti” e stampate il vostro estratto conto dal 01.01.2017;
3. Se alla fine dell’estratto conto comparirà la voce “Addebito generico – Abbebito per verifica contabile crediti pregressi”, la cifra corrispondente sarà quella per cui potrete chiedere la restituzione alla FCI;
4. Scrivete quindi una mail a crediti@federciclismo.it indicando: il codice e il nome della società, il vostro nominativo, il vostro numero telefonico e l’importo per cui chiedete il rimborso. Allegate anche la copia del vostro estratto conto scaricato dal Fattore K che sarà la prova della spettanza delle somme richieste.
5. La FCI ha indicato come probabile termine dei controlli il 31.12.2017: non perdete tempo, per non avere altre brutte sorprese!
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