La legge di bilancio approvata dal Parlamento poco prima delle festività natalizie ha causato un autentico terremoto nel mondo dello sport italiano. Un terremoto annunciato da tempo, almeno dal mese di maggio 2017, quando il Coni si era preparato all’istituzione del Registro Coni 2.0. Quelle che fino ad oggi erano semplici formalità dal primo gennaio 2018 sono diventate dei veri e propri obblighi fiscali per tutti i dirigenti di tutte le società sportive italiane.
NOVITA’ IN VISTA – Come tutti i cambiamenti, anche questa importante variazione nelle modalità di gestione delle ASD, va affrontata con serenità ma con i giusti strumenti affidandosi all’esperienza di professionisti in grado di rispondere a tutte le domande.
Lo sport è cosa seria e come tale deve essere trattato. Per questo i nuovi obblighi riguardano tutte le società sportive anche se ad un diverso livello, in base all’attività che queste effettivamente svolgono. Ecco perché con questa nuova sezione (ASD, ISTRUZIONI PER L’USO), che raccoglierà una serie di articoli di approfondimento sul tema, vogliamo dare alcune indicazioni basilari per tutti i dirigenti delle ASD ciclistiche.
Le principali novità del 2018 si possono dividere in due categorie. La prima riguarda l’iscrizione al Registro Coni 2.0, la seconda, invece, riguarda i nuovi obblighi fiscali delle ASD. Ma andiamo con ordine.
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NUOVO REGISTRO CONI – La registrazione al CONI è una procedura attivata già da alcuni anni ma dal 2018 è lo stesso Registro Coni a cambiare completamente. Ecco perché tutte le società, anche quelle che si erano già registrate in passato, dovranno procedere ad una nuova registrazione entro il 30 marzo 2018 al Registro Coni 2.0 (clicca qui). Il consiglio è quello di farlo solo a partire dai prossimi giorni per consentire alla Federazione di riferimento di trasmettere tutti i dati al CONI.
Questo nuovo Registro delle Società non sarà un semplice contenitore di dati ma disporrà di molte funzionalità utili alle società: oltre a poter scaricare il certificato di Iscrizione al Registro Coni, infatti, nel nuovo portale saranno disponibili nuovi servizi accessori e facoltativi ma molto utili alla luce dei nuovi obblighi fiscali: la redazione/stampa delle ricevute da rilasciare agli associati/tesserati, l’inserimento del rendiconto economico-finanziario, il controllo diretto dello stato di affiliazione e tesseramento dei soci.
Per questo motivo sarà fondamentale prestare molta attenzione ai dati inseriti e presenti sui documenti associativi ufficiali.
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NUOVI OBBLIGHI FISCALI – Le novità fiscali per i dirigenti delle ASD sono numerose: innanzitutto il comma 367 della legge di bilancio 205 del 2017 ha innalzato il limite dei 7.500 euro per i collaboratori della ASD a 10.000 euro che rimangono comunque esenti da tassazione ma non privi di oneri fiscali.
Tutte le prestazioni sportive continuative rese per i fini istituzionali dell’associazione come quelle dei preparatori atletici e dei direttori sportivi, andranno però registrate da oggi con dei veri e propri contratti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co) e come tali devono essere trattate.
Ciò comporta la necessità di sottoscrivere un contratto scritto tra l’ASD e il collaboratore, l’obbligo di comunicarlo al centro per l’impiego tramite il modello Unilav entro le 24.00 del giorno antecedente all’inizio del rapporto di collaborazione e gli importi erogati ai collaboratori dovranno essere registrati nel libro unico del lavoro con l’emissione dei relativi cedolini.
Il punto che desta maggiori perplessità rispetto alla nuova disciplina e per cui è atteso nei prossimi giorni un chiarimento da parte del Ministero del Lavoro è la definizione delle collaborazioni che avranno la necessità di essere inquadrate come co.co.co.
La nuova disciplina, infatti, al momento limita gli obblighi fiscali alle sole “collaborazioni che presentino i connotati della continuità del tempo per fini istituzionali” e, ad una stretta interpretazione, questi sarebbero solo i rapporti con i dirigenti, direttori sportivi e il personale che costituisce lo staff della società. In attesa del chiarimento del Ministero, dunque, al momento non rientrerebbero nei nuovi obblighi i rapporti occasionali con i singoli atleti.
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COSA FARE – Come avviene per l’applicazione delle nuove normative sono ancora molti gli aspetti pratici da limare e inquadrare correttamente. Ecco perché è bene procedere con tempestività ma con una certa gradualità, a seconda della tipologia di attività svolta dalla propria ASD:
1. Ciò che è necessario fare subito è registrarsi al Registro Coni 2.0.
2. Successivamente sarà opportuno fare una verifica dei rapporti di collaborazione retribuiti avviati all’interno della propria ASD suddividendoli in rapporti continuativi e rapporti occasionali.
3. Per i rapporti continuativi e duraturi nel tempo sarà necessario poi provvedere alla stesura del contratto di collaborazione continuativa rivolgendosi al proprio professionista di riferimento per il deposito dello stesso contratto tramite Unilav.
Nel frattempo si auspica che il Ministero del Lavoro comunichi le proprie indicazioni in particolare sull’inquadramento dei rapporti con gli atleti dilettanti.
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