Under 23:
1° Eli Iserbyt (Belgio) 50’54”
2° Joris Niwuwenhuis (Olanda) a 28″
3° Yon Gras (Francia) a 35″
4° Adam Toupalik (Rep. Ceca) a 1’25”
5° Thijs Aerts (Belgio) a 1’44”
6° Antoine Benoist (Francia) a 1’55”
7° Sieben Wouters (Olanda) a 2’25”
8° Jakob Dorigoni (Italia) a 2’56”
9° Gage Hecht (Usa) a 3’04”
10° Timo Kielich (Belgio) a 3’11”
Anche la neve di Valkenburg rende omaggio al belga Eli Iserbyt, bravo a scavare un solco profondo tra sè e il resto del lotto degli under 23. L’ultimo ad arrendersi ad Iserbyt è stato l’olandese Joris Nieuwenhuis che aveva tentato di andarsene nella prima fase di gara: scivoloni, sudore e tanta fatica nella gara della domenica mattina disputata su di un tracciato caratterizzato da un fondo pesante e fangoso.
Nell’ultima tornata sono stati proprio alcuni fiocchi di neve ad imbiancare la maglia del vincitore, un assaggio di quella maglia iridata che Eli Iserbyt torna a vestire proprio sul podio di Valkenburg. Ottavo al traguardo un combattivo e mai domo Jakob Dorigoni. Disperso nelle retrovie, invece, in una delle giornate più nere dell’intera stagione, il britannico Thomas Pidcock.
Open:
1° Wout Van Aert (Belgio)
2° Michael Vanthourenhout (Belgio) a 2’13”
3° Mathieu Van Der Poel (Olanda) a 2’30”
4° Toon Aerts (Belgio) a 3’16”
5° Lars Van Der Haar (Olanda) a 4’29”
6° Gioele Bertolini (Italia) a 4’42”
7° Tim Merlier (Belgio) a 4’56”
8° Laurens Sweeck (Belgio) a 5’21”
9° Daan Soete (Belgio) a 5’30”
10° Steve Chainel (Francia) a 5’51”
Il predominio belga in casa dei “cugini” olandesi è stato sancito dalla prova riservata agli elitè. Merito della super-performance di Wout Van Aert, l’unico a proprio agio sul difficile tracciato di Valkenburg, bravo a salutare tutti presentandosi sul traguardo con un netto vantaggio. Niente da fare nemmeno per l’attesissimo Mathieu Van Der Poel affondato lentamente nel fango di casa e costretto ad accontentarsi a denti stretti di una medaglia di bronzo che rappresenta comunque un premio alla generosità e al talento di uno dei principali interpreti del ciclocross moderno.
Per il resto, Valkenburg incassa il successo pieno della nazionale belga. La prima maglia “estranea” è quella di Gioele Bertolini: l’azzurro dopo aver perso il tricolore sul “biliardo” delle Cappanelle si è riscattato sul difficile tracciato iridato conquistanto una sesta piazza che ne certifica l’importante crescita a livello internazionale e fa ben sperare in prospettiva futura.
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