La travagliata storia del Gp della Liberazione di Roma riservato agli Under 23 si arricchisce di un nuovo capitolo. Innanzitutto, martedì è arrivata la conferma che la corsa capitolina avrà anche una edizione 2018. Una buona notizia per l’intero mondo del pedale, dopo l’annuncio del forfait arrivato poche settimane fa: la corsa è salva.
Dunque, il prossimo 25 aprile a Roma si correrà il Liberazione femminile e pure quello maschile riservato agli under 23: due appuntamenti che dovrebbero far inorgoglire l’intero mondo del pedale e che, invece, hanno fatto scattare una vera e propria protesta che coinvolge i principali organizzatori italiani e le formazioni dilettantistiche.
Che il Gp Liberazione non sia una gara come le altre è noto a tutti. Ma il fatto che puntualmente, negli ultimi anni, si sia assistito ad uno snervante tira e molla degli organizzatori che sembrano giocare al rialzo con le istituzioni per ottenere una maggior copertura economica disturba e non poco i principali protagonisti del mondo dilettantistico italiano.
Tanto che sarebbe già scattata una sorta di boicotaggio alla prova romana da parte di alcuni team under 23 italiani: “Io oggi, a meno di 20 giorni dal via, non cancello le iscrizioni ad un’altra gara per andare a correre a Roma il 25 aprile” questo il leitmotiv che si sta ripetendo da alcuni giorni e che rischia di ridurre in maniera vistosa il numero degli atleti che prenderanno parte al Gp della Liberazione.
Una protesta che arriva a pochi giorni di distanza dalla richiesta presentata dai Ds alla FCI a Mercatale e che sottolinea la vivacità di un mondo dilettantistico alla ricerca di una maggior eticità e trasparenza, anche nei rapporti tra le varie componenti del ciclismo italiano.