Ordine d’arrivo:
1° Tommaso Nencini (Fosco Bessi)
Km 118, in 3’01’40”, media Km 38,972
2° Lorenzo Zega (Unicash Cipriani e Gestri) a 25”
3° Matteo Niccoli (Unicash Cipriani e Gestri)
4° Giosuè Crescioli (Pitti Shoes Taddei)
5° Guido Draghi (Stabbia Dover)
6° Tajeddine Boutabaa (Fosco Bessi) a 1’30”
7° Niccolò Degli Innocenti (Unicash Cipriani & Gestri)
8° Giuseppe Satta (Guspini Fosco Bessi)
9° Mesut Cepa (Unicash Cipriani & Gestri)
10° Giulio Fabbri (Pitti Shoes Cicli Taddei-Conc.Angelo Mancini) a 1’55”
Spettacolo puro quello offerto dallo splendido vincitore Tommaso Nencini che si è imposto per distacco nel Trofeo Lombardi e Saielli a Grignano di Prato.
Una vittoria, la prima della stagione, fortemente voluta e costruita con un attacco poco prima di metà gara assieme al bravo Niccoli, e realizzata lungo la discesa da Madonna del Papa a Seano, quando l’atleta di Calenzano della Fosco Bessi ha lasciato i 4 compagni di fuga andando a conquistare da solo il successo tra scroscianti applausi. Dopo una serie di ottime prove (terzo anche nel “Toscano” sette giorni prima) Nencini ha dimostrato un eccellente condizione, facendo valere le sue doti di discesista.
A 7 giorni dalla disputa del Campionato Italiano una bella notizia per gli sportivi toscani che ammirano il modo di correre all’attacco di Nencini. Al posto d’onore Zega rientrato su Niccoli e Nencini assieme a Crescioli e Draghi sulla salita del “Brucio”.
Il pisano assieme al suo encomiabile compagno di colori Niccoli è salito sul podio della gara pratese che Fernando Moscardi e la Unicash Cipriani & Gestri hanno organizzato con bravura. Per loro l’unica amarezza quella di avere avuto solo 69 partenti e “l’anno prossimo – dice Moscardi – organizzerò la corsa per i giovanissimi”.
Ottime prove anche per Crescioli e Draghi, che hanno sostenuto con forza l’inseguimento e che nel finale non sono riusciti a tener testa allo scatenato fuggitivo. Con il successo di Grignano, Tommaso Nencini ha indossato per mano di Fabrizio Campaioli, la speciale maglia di nuovo leader della Challenge intitolata a Ademaro Campaioli.