Amarezza, tristezza per tanti anni di lavoro, di sacrificio buttati al vento a causa della chiusura dell’impianto di Montichiari (Bs). La esprime “Dino” Edoardo Salvoldi il commissario tecnico delle nazionali donne di ciclismo, juniores ed elite sia strada che medaglie vinte dalle sue atlete, mondiali, coppe del mondo e tanto tanto altro. Un pozzo d’oro, d’argento e di bronzo.
E proprio da Pordenone, dal parterre del velodromo lungo il Noncello dedicato ad uno dei corridori più forti di sempre, Ottavio Bottecchia, dove si sta correndo la 3 Sere di Pordenone, parte l’appello del tecnico federale. “Aiutateci a trovare una soluzione. Una situazione complicata Perché da quest’inverno non sapremo dove andare ad allenarci. Costretti ad emigrare all’estero, il che significa anche tagliare e tanto. L’attività della categoria juniores rischia seriamente di saltare perché non le possiamo portare in giro per il mondo per settimane le ragazzine. E vincere tre mondiali di fila non è semplice. Tutto un lavoro alle spalle che rischia di essere buttato via. Per non parlare poi degli impianti all’estero. Non è semplice andare a lavorare e allenarsi la dove gli impianti sono già occupati nazionali del luogo. Insomma anche emigrare non sarà facile. In attesa che venga costruito il Velodromo di Treviso siamo in cerca di soluzioni” spiega Dino Salvoldi.
Salvoldi ringrazia De Candido, Bastianel, Battistella e tutto il movimento friulano per queste opportunità a Pordenone, in pista. Si stanno correndo infatti anche le prove Uci per accedere a mondiali, coppe del mondo e olimpiadi. In attesa di un impianto coperto.
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