Ordine d’arrivo:
1° Ivan Ramiro Sosa (Colombia)
2° Brandon McNulty (USA)
3° Tadej Pogacar (Slovenia)
4° Fernando Barcelo (Spagna) a 14″
5° Alejandro Osorio (Colombia) a 16″
6° Aleksandr Vlasov (Russia)
7° Clement Champoussin (Francia)
8° Thymen Arensman (Olanda) a 18″
9° Edward Dunbar (Irlanda)
10° Michel Reis (Lussemburgo)
13° Samuele Battistella (Italia) a 37″
17° Andrea Bagioli (Italia) a 1’10”
25° Alessandro Monaco (Italia) a 1’25”
Classifica generale:
1° Tadej Pogacar (Slovenia)
2° Brandon McNulty (Usa) a 7″
3° Thymen Arensman (Olanda) a 12″
4° Samuele Battistella (Italia) a 27″
5° Aleksandr Vlasov (Russia) a 31″
6° Edward Dunbar (Irlanda)
7° Jonas Gregaard (Danimarca) a 40″
8° Mikkel Bjerg (Danimarca) a 44″
9° Gino Mader (Svizzera) a 45″
10° Clement Champoussin (Francia) a 51″
La tappa più breve (appena 35 km) fa esplodere la corsa alla maglia gialla. Il Tour de l’Avenir si conferma una gara spettacolare ed incerta e l’arrivo in quota di Meribel ha acceso la sfida tra i più attesi della vigilia; ad alzare le braccia sulla linea del traguardo è stato l’americano Brandon McNulty ma a vincere, grazie ad uno splendido colpo di reni è stato il colombiano Ivan Ramiro Sosa, portacolori della Androni Sidermec.
La terza piazza va a Tadej Pogacar, lo sloveno è anche la nuova maglia gialla in una classifica del tutto rivoluzionata dopo la bagarre andata in scena sul primo impegnativo arrivo in salita. Gli azzurri del ct Marino Amadori si difendono con Battistella, Bagioli e Monaco che hanno chiuso tra i migliori 25 di giornata: grazie all’ottima cronosquadre, ora Samuele Battistella occupa la quarta posizione in classifica generale a meno di 30″ dalla maglia gialla e, soprattutto, con un minuto di vantaggio sul colombiano Sosa.
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