Ordine d’arrivo:
1° Sam Bennet (Bora Hansgrohe) 2h54’26”
2°Alvaro José Hodeg (Deceuninck Quick Step)
3° Erik Baska (Bora Hansgrohe)
4° Manuel Belletti (Androni Sidermec)
5° Peter Sagan (Bora Hansgrohe)
6° Rudy Barbier (Israel Cycling Academy)
7° Imerio Cima (Nippo Vini Fantini)
8° Matteo Malucelli (Caja Rural)
9° Ricardo Escuela (Agrupación Virgen de Fatima)
10° Fernando Gaviria (UAE Team Emirates)
Classifica generale finale:
1° Winner Anacona (Movistar)
2° Julian Alaphilippe (Deceuninck Quick Step) a 35”
3° Oscar Sevilla (Medellin) a 57”
4° Valerio Conti (UAE Team Emirates) a 1’03”
5° Felix Grosschartner (Bora Hansgrohe) a 1’13”
6° Richard Carapaz (Movistar) a 1’20”
7° Cesar Paredes (Medellin) a 1’24”
8° Nairo Quintana (Neri Sottoli) a 1’29”
9° Remco Evenepoel (Deceuninck Quick Step) a 1’36″
10° Tiesj Benoot (Lotto Soudal) a 1’38”
Mai un nome è stato così appropriato, mai un nome riflette con tanta precisione quello che è successo nella Vuelta a San Juan del 2019, in cui il vincitore colombiano Winner Anacona ha conquistato la vittoria per i suoi meriti e anche per i suoi compagni di squadra, perché sotto la direzione di José Luis Jaimerena il team Movistar ha anche vinto la classifica a squadre.
Oggi l’ultima tappa è stata decisa allo sprint. A differenza di quanto accaduto sabato, non ci sono state sorprese e le squadre con i velocisti non hanno dato la possibilità ai molti coraggiosi che hanno provato da lontano. Al momento della verità, il vincitore è stato l’irlandese Sam Bennett (Bora Hansgrohe), che ha battuto allo sprint Alvaro José Hodeg e Erik Basta.
Insieme ad Anacona (30 anni), il francese Julian Alaphilippe (26) e lo spagnolo Óscar Sevilla (42) sono saliti sul podio, tre generazioni e tre diversi modi di interpretare il ciclismo.
[banner]G-andrea[/banner]