Velocità a squadre maschile:
1° India (Yanglem, Esow, Laitonjam) 44″625
2° Australia (Trovas, Carisimo, Gallagher) 44″681
3° Gran Bretagna (Bunting, Egglestone, Thomas) 45″009
4° Germania (Kruse, Drescher, Jager) 45″058
Scratch femminile:
1^ Ella Sibley (Australia)
2^ Catalina Soto (Cile)
3^ Ella Barnwell (Gran Bretagna)
4^ Tsuyaka Uchino (Giappone)
5^ Lea Waldhoff (Germania)
7^ Lara Crestanello (Italia)
Velocità a squadre femminile:
1^ Cina (Fan, Lui) 34″146
2^ Germania (Propster, Sperlich) 34″640
3^ Polonia (Seremak, Wielowska) 34″663
4^ Gran Bretagna (Finucane, Robinson) 35″073
Si apre il sipario sui mondiali pista juniores e l’Italia è subito protagonista con il quartetto donne che registra il miglior crono di qualifica e si guadagna l’accesso per il 1^ round in programma domani. Sarà sfida Italia-Germania.
Ottima anche la performance del quartetto uomini che, superate le qualifiche, al 1^ round corso oggi, batte il Canada registrando il nuovo record italiano di categoria in 4’03″587.
Miglior tempo in qualifica con 4’28″192 per il quartetto rosa. Domani la sfida con la Germania che vale l’accesso alla finale per l’oro.
Camilla Alessio, Sofia Collinelli, Eleonora Gasparrini, Matilde Vittilio volano sul velodromo tedesco. Con un crono di 4’28″192 le azzurrine del CT Salvoldi, campionesse europee in carica con un ottimo crono di 4’26″951, registrano il miglior tempo di qualifica. Con un distacco di oltre 1 secondo, alle loro spalle si piazza la Nuova Zelanda (4’29″935), secondo miglior tempo e la Russia, terzo tempo in 4’33″239. Domani la sfida sarà tra Italia-Germania, quest’ultima ha registrato un 4’36″561, quarta in qualifica. Il gap che separa le azzurrine dalla Germania è notevole: oltre 8 secondi. E la sfida, che vale la finale diretta per l’oro, non dovrebbe impensierire le azzurre che, comunque, non perderanno la concentrazione e non sottovaluteranno le avversarie.
Il quartetto uomini Lorenzo Balestra, Alessio Bonelli, Tommaso Gozzi e Mattia Pinazzi registrano un crono di 4’06″483, valido come settimo posto in qualifica. Bravi gli azzurrini che si migliorano notevolmente rispetto ai recenti campionati europei chiusi ai piedi del podio in 4’08″768.
La sfida per loro, con Nicolò Galli al posto di Gozzi, al 1^ round è stata contro il Canada, sesto in qualifica in 4’06″342. Una fida partita sulla carta sull’orlo dei centesimi di secondo ma che ha visto la supremazia degli azzurri: 4’03″587 contro i 4’05″358 dei canadesi.
Per gli azzurri è record italiano anche se purtroppo il crono non è bastato per accedere alla finale per il bronzo vinta da Russia in 4’02″543 e Nuova Zelanda in 4’02″907. Bisogna però sottolineare il miglioramento degli azzurrini rispetto ai tempi registrati agli europei e considerare la Top Five in chiave futura.
Soddisfazione e un po’ di rammarico per il CT Villa: “Ora che siamo qui con un record italiano che meritava una finale – dice Villa – Sono comunque contento. Un 4’03” con due azzurri al primo anno ci soddisfa. Sono felice per loro. Il crono e il record ripaga il loro impegno e quello delle squadre di appartenenza per questi mesi di allenamento. Ancora una volta gli allenamenti al Vigorelli si sono dimostrati efficaci”. L’accesso diretto alla finale per oro-argento è stato conquistato da Francia e Germania.
A difendere la Maglia Azzurra nello scratch donne, la corsa dove tutto può succedere, è Lara Crestanello. L’azzurrina, classe 2002, raccoglie un settimo posto degno di nota entrando così nella Top Ten mondiale. L’epilogo sarebbe potuto essere molto diverso se non fosse stata penalizzata da una caduta all’ultimo giro che, fortunatamente, non l’ha coinvolta ma l’ha costretta ad allargarsi alla balaustra, sbandando e allungando la traiettoria. Un vero peccato. Senza questo episodio sul finale, Lara avrebbe potuto giocarsela diversamente. E’ indubbio che per l’azzurrina questa è stata un’esperienza importante. La ritroveremo al via in questi mondiali nel keirin in programma nella giornata conclusiva; specialità in cui ai recenti europei ha raccolto un ottimo sesto posto.
Il titolo mondiale è stato vinto dall’australiana Ella Sibley davanti alla cilena Catalina Soto Campos, argento alla britannica Ella Barnwell, bronzo.