Il segno più di questa settimana non può che andare agli azzurri. Non solo per chi si è messo la medaglia d’oro al collo ma proprio a tutti i ragazzi diretti da Cassani, Salvoldi, Amadori e De Candido. Da chi ha vinto a chi si è ritirato dopo aver dato il meglio di se per la nazionale meritano un grandissimo applauso per la lezione di ciclismo che hanno saputo offrire all’Europa delle due ruote.
Il segno meno, invece, va al Consiglio Federale che si è fatto sfuggire un’altra occasione per rilanciare il ciclismo italiano. Nel corso del recente Consiglio Federale, infatti, il presidente Di Rocco ha riferito che il percorso di risanamento del bilancio federale è stato completato con due anni di anticipo e che le risorse in eccedenza sono state destinate all’attività di vertice, quella della nazionale italiana.
Giusto premiare chi conquista le medaglie ma, dopo due anni di rincari e aumenti delle tasse federali con cui si è arrivati a chiudere i conti della FCI, questo avrebbe potuto essere il momento giusto per abbassare le imposte alle società che operano nel settore giovanile mandando così un segnale di speranza e di fiducia ai tanti appassionati che navigano con l’acqua alla gola: non bisogna dimenticare, infatti, che senza il movimento di base non c’è futuro per le due ruote italiane.