Torniamo a parlare di titoli e medaglie perchè il segno più di questa settimana va alle ragazze e ai ragazzi juniores che sono riusciti a strappare tre importanti podi ai Campionati del Mondo su pista di Francoforte.
Tre medaglie pesanti a partire dall’oro conquistato nell’inseguimento a squadre femminile da Catarzi, Alessio, Gasparrini e Collinelli, il quarto consecutivo per il nostro trenino rosa.
Eleonora Camilla Gasparrini ha poi saputo ripetersi nell’omnium femminile ottenendo un argento pesantissimo ad appena quattro punti dall’iride.
Infine il bronzo di Matteo Bianchi nel chilometro da fermo, che rappresenta un nuovo e tanto atteso inizio per il settore italiano della velocità
Questa settimana, però, c’è da assegnare anche un doppio segno positivo che va alla nazionale indiana. Proprio a Francoforte, infatti, l’India ha ottenuto la prima medaglia d’oro della sua storia in un mondiale di ciclismo.
Un successo che parte da lontano, grazie alla spinta del Ministero dello Sport Indiano che prima ha mandato i propri tecnici in Europa ad aggiornarsi, poi ha selezionato i migliori 50 talenti per la pista e da questi ha saputo estrarre quattro giovani molto promettenti che hanno conquistato l’oro nella velocità a squadre maschile.
Tutto questo per dimostrare che quel velodromo costruito in 17 mesi a Nuova Dehli in occasione dei Giochi del Commonwealth del 2010 e costato ben 34 milioni di dollari, non sarebbe stata una semplice cattedrale nel deserto ma avrebbe rappresentato una nuova opportunità per i ragazzi indiani. Allora l’India non aveva alcun atleta di livello internazionale, oggi ha quattro giovani speranze, un bel movimento di base, un titolo mondiale e un velodromo all’avanguardi.
Proprio quel velodromo che l’Italia sembra invece non riuscire a costruire come si deve…