Ordine d’arrivo cronometro a squadre:
1° Chambery Cyclisme 19’41″79
2° Leopard Pro Cycling a 4″
3° Cycling Team Friuli a 7″
4° Dimension Data a 8″
5° Casillo Maserati a 18″
6° Colpack a 20″
7° Tirol KTM a 25″
8° CCC Development Team a 30″
9° Russia a 34″
10° Ljubljana Gusto
11° Sangemini Trevigiani
12° Adria Mobil a 36″
13° Zalf Euromobil Désirée Fior a 37″
14° Felbermayr Simplon Wels a 38″
15° Biesse Carrera Gavardo a 40″
Classifica generale:
1° Matteo Jorgenson (Chambery Cyclisme)
Parla americano (per il leader della classifica in maglia gialla) e francese (per la vittoria di squadra con la Chambery) la cronometro a squadre del Giro del Friuli Internazionale a tappe. Una cronometro a squadre attesissima da team e corridori e fondamentale per parlare ancora di multidisciplina. “All’estero ne facciamo parecchie – racconta Francesco Chicchi, l’ultimo campione del mondo under 23 strada che l’Italia annoveri, titolo che risale addirittura al 2002 – e servono tanto. Ormai le corse a tappe si vincono anche con le corse contro il tempo. Quando ero tra i dilettanti ne disputavo tante ora che sono in ammiraglia con la Dimension Data, da inizio anno ad adesso in Italia ne abbiamo corse solo tre, la Coppi e Bartali, la crono che organizza Bartoli a Forte dei Marmi e questa al Giro del Friuli”.
Un ciclismo completamente cambiato adesso: “All’estero hanno una diversa mentalità, i percorsi sono forse meno duri dei nostri ma c’è più confronto fra stranieri. E quando dicono che si devono allenare, si allenano.Se non possono mangiare la pizza, non la mangiano. Fanno i veri professionisti anche quando sono dilettanti, nelle continental. I nostri ragazzi, mi dispiace dirlo, sono veramente diventati deboli di testa forse. Li viziamo troppo in tutto e troppo spesso li facciamo diventare campioni quando non solo sono. O magari lo sono ma si adagiano. Nella Dimension Data ho ragazzi da ogni parte del mondo. I nostri ragazzi italiani hanno bisogno ancora di crescere come mentalità”.
Insomma il ciclismo è davvero cambiato e lo si è visto anche in questa prima frazione del Giro del Friuli Internazionale a tappe del Friuli Venezia Giulia. Squadre organizzate, percorsi ottimi e ben tracciati. Il ciclismo ha bisogno di crescere, di diventare maggiorenne anche nel mondo dei dilettanti. Non è più tempo di scherzare per non sparire.
Dall’America con furore il primo leader in giallo della classifica del Giro del Friuli per un ciclismo tra i dilettanti sempre più internazionale.
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