Eliminazione maschile:
1° Elia Viviani (Italia)
2° Bryan Coquard (Francia)
3° Filip Prokopyszyn (Polonia)
4° Matthew Walls (Gran Bretagna)
5° Rui Oliveira (Portogallo)
6° Oscar Pelegri (Spagna)
7° Daniel Babor (Rep. Ceca)
8° Lukas Ruegg (Svizzera)
9° Sergei Rostovtsev (Russia)
10° Maximilian Beyer (Germania)
Scratch femminile:
1^ Emily Nelson (Gran Bretagna)
2^ Shannon McCurley (Irlanda)
3^ Maria Martins (Portogallo)
4^ Ana Usabiaga (Spagna)
5^ Lucja Pietrzak (Polonia)
6^ Olivija Baleisyte (Lituania)
7^ Kirsten Wild (Olanda)
8^ Alzbeta Bacikova (Slovacchia)
9^ Aline Seitz (Svizzera)
10^ Martina Fidanza (Italia)
Velocità a squadre maschile:
1° Olanda (Hoogland, Lavreysen, Van Den Berg) 42″151
2° Gran Bretagna (Carlin, Kenny, Owens) 42″822
3° Francia (Bauge, Lafarge, Vigier) 43″206
4° Germania (Jurczyk, Engler, Levy) 43″600
Velocità a squadre femminile:
1^ Russia (Voinova, Shmeleva) 32″496
2^ Germania (Friedrich, Hinze) 33″179
3^ Olanda (Lamberink, Braspennincx) 33″023
4^ Lituania (Krupeckaite, Marozaite) 33″370
E’ ancora Elia Viviani a regalare la prima medaglia ed il primo titolo europeo all’Italia nella giornata di apertura dei Campionati Europei su pista di Apeldoorn. Succede nell’eliminazione, gara in cui l’azzurro straccia letteralmente nel testa a testa finale, l’altro fuoriclasse, il francese Bryan Coquard, argento poi al traguardo. Il bronzo è stato vinto dal polacco Filip Prokopyszyn. Per Elia un ottimo inizio in vista della sua prova di venerdì nell’Omnium e di domenica nel Madison ed una medaglia, la prima in questa specialità già inserita nell’omnium in cui Elia ha già fatto vedere il suo feeling, da aggiungere al ricco palmarés del campione azzurro.
QUARTETTO DA RECORD – Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Davide Plebani nelle qualifiche stampano un ottimo 3’53″934, registrando il terzo tempo e mettendo già in chiaro il livello della loro condizione. Al primo round contro la Gran Bretagna, secondo miglior tempo di qualifica (3’53″219), gli azzurri mettono ancora una volta in luce tutto il loro talento. Partiti fortissimi, i quattro moschettieri di Villa, mantengono il vantaggio e nell’ultimo chilometro la sfida è tre contro tre sui centesimi di secondo. Sarà poi l’iridato dell’inseguimento individuale, Filippo Ganna a guidare i compagni nel finale di gara registrando il nuovo record italiano in 3’51″604 e conquistando l’accesso alla finale per l’oro che si disputerà contro la Danimarca che ha segnato un crono pazzesco di 3’58″762, molto vicino al record del mondo registrato dall’Australia ai mondiali del 2019: 3’48″012. Lo spettacolo sarà assicurato.
Grandissima la soddisfazione del CT Villa: “La caduta al primo giro al mondiale che ci ha fatto perdere punti preziosi ma ha fatto passare una brutta estate – ammette – Questo risultato non è un punto di arrivo ma ci rende giustizia. Al mondiale avevo detto che la caduta ci aveva tolto una super prestazione e che avremmo potuto fare i 3’51”. Così è stato. Lo abbiamo confermato. Ora proseguiamo correndo con onore la finale. I danesi hanno realizzato un tempo capolavoro ma noi proseguiamo con la qualifica olimpica con sempre più convinzione che possiamo fare grandi cose”.
AZZURRE IN CORSA PER IL BRONZO – Le azzurre nella sfida per il bronzo. Con un crono di 4’18″571 le azzurre Elisa Balsamo, Marta Cavalli, Vittoria Guazzini e Letizia Paternoster registrano un ottimo terzo tempo in 4’18″571 ed accedono al primo round disputato contro la Germania, secondo miglior tempo di qualifica (4’18″567).Pochissimi centesimi di secondo separano le due nazioni rivali che, sull’anello olandese, lottano per conquistare la finale per l’oro. La starter Paternoster innesca il turbo e le azzurre mantengono il gap sulle avversarie fino all’ultimo chilometro, quando il trenino azzurro rimane con tre elementi. Inevitabile il recupero delle tedesche (4’12″328) che proietta la Germania in finale per l’oro. L’Italia conquista comunque la finalina per il bronzo che disputerà domani contro la Francia.
LE ALTRE GARE – Martina Fidanza nella top ten. L’azzurra, argento all’European Games 2019, non ancora ventenne, si prende una top ten nello scratch donne. In una corsa regolare, caratterizzata a sei giri dalla fine da un attacco da parte della danese Schmidt che ha innescato la miccia e acceso la britannica Nelson, oro poi sul finale, l’azzurra battezza la ruota della Wild ma rimane nei ranghi inferiori della corsa come la favorita olandese, probabilmente soprese dalla grande forza della Nelson. Per Martina un nono posto. Nel settore della velocità Elena Bissolati e Miriam Vece si sono misurate Team Sprint donne. Dopo aver registrato l’ottavo tempo di qualifica (34.413), le azzurre hanno sfidato al primo round la Germania, miglior qualificata in 32.273. Come da pronostico le tedesche si impongono perché sulla carta sono superiori ma le azzurre si migliorano rispetto le qualifiche: chiudono in 33.841 con un’esperienza da mettere nel loro bagaglio per il futuro. Il titolo è andato alla Russia. Nel settore maschile il titolo è stato conquistato dall’Olanda. L’Italia non ha schierato nessun azzurro al via.