Iseguimento a squadre maschile:
1° Danimarca (Hansen, Johansen, Madsen, Pedersen) 3’49″113
2° Italia (Scartezzini, Ganna, Lamon, Plebani) 3’54″117
3° Gran Bretagna (Clancy, Hayter, Tandield, Wood) 3’51″428
4° Svizzera (Bissegger, Imhof, Thiebaud, Thiery) 3’54″278
5° Germania (Gross, Reinhardt, Weinstein, Schomber)
Scratch maschile:
1° Sebastian Mora Vedri (Spagna)
2° Christos Volikakis (Grecia)
3° Wim Stroetinga (Olanda)
4° Yauheni Karaliok (Bielorussia)
5° Matthew Walls (Gran Bretagna)
Inseguimento a squadre femminile:
1^ Gran Bretagna (Archibald, Dickinson, Evans, Kenny) 4’13″828
2^ Germania 8Brausse, Brennauer, Klein, Stock) 4’16″789
3^ Italia (Balsamo, Alzini, Guazzini, Paternoster) 4’17″610
4^ Francia (Fortin, Copponi, Demay, Le Net) 4’22″118
5^ Belgio (Bossuyt, D’Hoore, Dom, Kopecky)
Scratch femminile:
1^ Kirsten Wild (Olanda)
2^ Emily Nelson (Gran Bretagna)
3^ Nikol Plosaj (Polonia)
4^ Maria Giulia Confalonieri (Italia)
5^ Victoire Berteau (Francia)
Gli azzurri del CT Villa, Michele Scartezzini (al posto di Consonni), Filippo Ganna, Francesco Lamon e Davide Plebani, scendono sulla pista olandese forti del loro valore dopo aver registrato il nuovo record italiano nella giornata di apertura con un crono davvero entusiasmante: 3’51″604. La sfida per l’oro contro una Danimarca fortissima che aveva registrato solo ieri un 3’48″762 nella semifinale, sfiorando il record del mondo, la dice lunga sulla qualità della gara. Ma la Danimarca è più forte e, preso il vantaggio, lo aumenta. L’oro vale un crono di 3’49″113. Italia è d’argento. “Siamo contenti così – dice il CT Villa – Un buon secondo posto. Il 3’49” della Danimarca ancora non lo abbiamo nelle gambe. Ma ci lavoriamo”.
QUARTETTI SUL PODIO – Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Davide Plebani nelle qualifiche disputate ieri stampano un ottimo 3’53″934, registrando il terzo tempo. Il primo round è contro la Gran Bretagna, secondo miglior tempo di qualifica (3’53″219), in una sfida appassionata che proietta gli azzurri nella finale per l’oro registrando il nuovo record italiano di 3’51″604. I campioni Europei di Glasgow del 2018 (nella finale l’Italia in 3’55″401 annientò la Svizzera ferma ai 3’59″708), nonché argento agli European Games di Minks del 2019 con alcuni giovanissimi nell’organico come Moro e Giordani, si confermano ai vertici della disciplina olimpica registrando, inoltre, il nuovo record italiano 3’51″604. L’Italia pedala con sempre più consapevolezza verso Tokyo2020 accumulando punteggi importanti nel ranking olimpico.
Quartetto Donne – Splendido bronzo e record italiano in 4’17″610. Italia rosa sul podio Europeo per il quarto anno consecutivo dopo l’oro nel 2016 (Parigi) e 2017 (Berlino) e l’argento del 2018 (Glasgow)
La tranquillità delle azzurre, Elisa Balsamo, Martina Alzini al posto di Marta Cavalli, Vittoria Guazzini e Letizia Paternoster, prima della sfida per il bronzo contro le francesi era dettata dal gap in qualifica di oltre 3″ che l’Italia aveva sulle avversarie. Nella finale, questa tranquillità si trasforma in compattezza e vero e proprio controllo della gara tanto che le azzurre registrano il nuovo record italiano in 4’17″610 e conquistato uno splendido bronzo.
Dopo aver registrato un tempo di 4’18″571 (terze in qualifica) le azzurre Elisa Balsamo, Marta Cavalli, Vittoria Guazzini e Letizia Paternoster incontrano al primo round la Germania, secondo miglior tempo di qualifica (4’18″567), che impone la sua supremazia sull’Italia. Le azzurre conquistano comunque la finale per il bronzo contro la Francia dove conquistano il bronzo e registrano il nuovo record italiano. Il cammino verso Tokyo2020 è sempre più avvincente.
Maria Giulia Confalonieri, bronzo nel 2017, sfiora il podio nell’eliminazione. Grande prova dell’azzurra, classe 1993 di Giussano (MB) nell’eliminazione, specialità europea dal 2015. Dopo una partenza in fondo al gruppo, dettata dal ranking, Maria Giulia rimonta e si posizione alla testa della corsa controllando gambe ed energie in un parterre di prestigio. Una tattica perfetta fino a quando rimangono solo in quattro sulla pista. In questa volata l’azzurra viene eliminata perché passa sulla riga blu. E’ quarta, con rammarico per un podio sfiorato che sarebbe stato meritatissimo vista la sua condizione. La plurititolata Wild riscatta lo scratch di ieri e conquista l’oro nel duello finale con la britannica Nelson. Bronzo alla polacca Plosaj.
LE ALTRE GARE – Simone Consonni nella top ten. L’azzurro, che ha sostituito all’ultimo Scartezzini, ha chiuso settimo in una corsa che lo ha visto sempre nel vivo sprecando, forse, energie preziose, e caratterizzata da attacchi fin da subito oltre che da un lotto partenti d’eccezione. A dieci giri dalla fine lo spagnolo Mora sferra il primo attacco ma quello decisivo avviene a cinque giri dalla fine che gli consegna il titolo europeo, con notevole vantaggio sul gruppo, bissando il successo del 2015. Argento nella volata finale per il greco Volikakis e bronzo per l’olandese Stroetinga.
Nelle discipline veloci, Francesco Ceci e le azzurre Elena Bissolati e Miriam Vece, hanno iniziato il torneo dello Sprint individuale. Per l’azzurro Ceci, la 20esima posizione in qualifica (in 10.200) lo porta a correre i sedicesimi di finale contro l’ungherese Sandor Szalontay che, purtroppo, si impone su Francesco. Anche per Vece e Bissolati, rispettivamente 11esima in 11.015 e 22esima in 11.457 nelle qualifiche, il torneo è continuato ai sedicesimi. Qui, ironia della sorte, l’Italia ha sfidato l’Italia: Vece contro Bissolati. Ha avuto la meglio chi ha più esperienza e Miriam conquista il pass per gli ottavi di finali dove incontra la britannica Katy Marchant, piegandosi a quest’ultima.