Madison maschile:
1° Danimarca (Hansen – Morkov) 52 p.
2° Olanda (Havik – Van Schip) 37
3° Germania (Beyer – Reinhardt) 37
4° Francia (Kenisky – Thomas) 34
5° Spagna (Mora Vedri – Torres) 20
6° Italia (Consonni – Viviani) 18
Chilometro da fermo maschile:
1° Quentin Lafargue (Francia) 1’00″289
2° Theo Bos (Olanda) 1’00″409
3° Michael D’Almeida (Francia) 1’00″663
4° Sam Ligtlee (Olanda) 1’00″701
5° Marc Jurczyk (Germania) 1’00″733
Madison femminile:
1^ Danimarca (Dideriksen – Leth) 33
2^ Gran Bretagna (Archibald – Kenny) 31
3^ Olanda (Pieters – Wild) 23
4^ Italia (Confalonieri – Paternoster) 18
5^ Francia (Copponi – Le Net) 12
500 mt da fermo:
1^ Anastasiia Voinova (Russia) 33″005
2^ Daria Shmeleva (Russia) 33″057
3^ Olena Starikova (Icraina) 33″328
4^ Lea Sophie Friedrich (Germania) 34″044
5^ Urszula Los (Polonia) 34″067
6^ Miriam Vece (Italia) 34″112
Con la vittoria dei danesi Michael Morkov e Lasse Norman Hansen nella Madison Uomini, si è conclusa oggi pomeriggio ad Apeldoorn (Paesi Bassi) l’edizione 2019 dei Campionati Europei su pista per la categoria Elite. All’evento hanno preso parte 274 atleti (154 uomini e 120 donne), in rappresentanza di 25 nazioni, in un impianto che ha fatto registrare complessivamente circa 15.000 spettatori nelle cinque giornate, a conferma dell’alto livello tecnico della rassegna continentale la cui prima edizione si è disputata nel 2010 e che quest’anno si è proposta come uno degli ultimi appuntamenti internazionali in vista dei Giochi Olimpici di Tokyo in programma il prossimo mese di agosto.
Ad imporsi nel medagliere sono stati i Paesi Bassi, nazione ospitante, che con 5 medaglie d’oro, 4 d’argento e 4 di bronzo, hanno preceduto la Francia, seconda con un bottino complessivo di 8 medaglie (5, 1 e 2) e la Russia che ha chiuso con 3 ori, 2 argenti e 1 bronzo. Sotto l’aspetto tecnico da segnalare le prestazioni di alcuni tra gli atleti più in vista del panorama internazionale, non solo per quanto riguarda la pista. Il Campione Europeo su strada ed oro olimpico nell’Omnium a Rio de Janeiro 2016, l’italiano Elia Viviani, si è imposto nella prova dell’Eliminazione. Di spessore sono state anche le prove dei francesi Benjamin Thomas e Bryan Coquard, vincitori rispettivamente delle medaglie d’oro nell’Omnium e nella Corsa a Punti ma soprattutto quella del quartetto danese che nel primo turno dell’inseguimento a squadre ha fatto registrare il tempo di 3’48”762, a 750 millesimi di secondo dal record del mondo. I Paesi Bassi si confermano come una delle nazioni di riferimento per quanto riguarda il settore della velocità grazie ai successi nella Velocità a squadre con Hoogland (primo anche nello Sprint), Van den Berg e Lavreysen, quest’ultimo vincitore anche del titolo nel Keirin e con il secondo posto di Theo Bos nel KM da fermo vinto dal francese Quentin Lafargue.
In campo femminile la stella di casa Kirsten Wild ha perfettamente rispettato i pronostici chiudendo i suoi campionati europei con due ori: Eliminazione ed Omnium, mentre la sprinter russa Anastasiia Voinova ha dimostrato ancora una volta di essere una delle atlete di riferimento conquistando i titoli nella Velocità, nei 500 metri e nella Velocità a squadre (con Ekaterina Rogovaya e Daria Shmeleva). Tra le altre conferme del 2018 sono arrivate le vittorie del quartetto britannico nell’inseguimento a squadre, di Mathilde Gros (Francia) nel Keirin, dell’italiana Maria Giulia Confalonieri nella Corsa a Punti e delle danesi Amalie Dideriksen e Julie Leth nella Madison.