Corsa a punti maschile:
1° Mark Stewart (Gran Bretagna) 95 p.
2° Sebastian Mora Vedri (Spagna) 87
3° Andreas Graf (Austria) 55
4° Kenny De Ketele (Belgio) 54
5° Florian Maitre (Francia) 52
Velocità a squadre maschile:
1° Olanda (Hoogland, Lavreysen, Van Thoenderdaal, Ligtlee) 42″204
2° Gran bretagna (Carlin, Kenny, Owens) 42″490
3° Beat Cycling Club (Bos, Buchli, Van Den Berg) 43″018
4° Francia (D’Almeida, Landerneau, Vigier) 43″154
Inseguimento a squadre maschile:
1° Danimarca (Hansen, Johansen, Madsen, Pedersen) 3’50″207
2° Francia (Denis, Ermenault, Tabellion, Thomas) 3’51″777
3° Italia (Viviani, Ganna, Consonni, Lamon, Plebani) 3’51″689
4° Germania (Gross, Renhardt, Schomber, Weinstein) 3’52″685
Corsa a punti femminile:
1^ Jennifer Valente (Usa) 66 p.
2^ Maria Giulia Confalonieri (Italia) 38
3^ Tatsiana Sharakova (Bielorussia) 35
4^ Amy Pieters (Olanda) 32
5^ Anita Stenberg (Norvegia) 28
Scratch femminile:
1^ Kirsten Wild (Olanda)
2^ Martina Fidanza (Italia)
3^ Jennifer Valente (Usa)
4^ Emily Nelson (Gran Bretagna)
5^ Lucia Pietrzak (Polonia)
Velocità a squadre femminile:
1^ Gaprom Rusvelo (Rogovaya, Shmeleva) 32″945
2^ Russia (Antonova, Gnidenko) 33″262
3^ Team Erdgas (Friedrich, Grabosch) 33″016
4^ Olanda (Braspennincx, Lamberink, Van Der Peet) 33″238
Inseguimento a squadre femminile:
1^ Usa (Valente, Birch, Dygert, White) 4’13″762
2^ Germania (Brausse, Brennauer, Klein, Stock, Kroger) 4’14″836
3^ Italia (Paternoster, Alzini, Balsamo, Cavalli, Guazzini) 4’16″430
4^ Francia (Copponi, Borras, Demay, Fortin) 4’18″667
La prima giornata di gare della prima prova di Coppa del Mondo UCI a Minsk regala all’Italia della pista delle bellissime soddisfazioni: le due medaglie di bronzo dei quartetti donne e uomini, a cui segue la conquista dell’argento di Maria Giulia Confalonieri nella corsa a punti donne. Ma la prima giornata non poteva che chiudersi con un altro splendido argento di Martina Fidanza allo scratch femminile.
Dopo aver registrato il secondo crono di qualifica (4’17″474), le azzurre del quartetto femminile hanno affrontato al primo round la Germania che, con un tempo di 4’15″412 ha avuto la meglio sulle italiane (4’17″328) guadagnandosi l’accesso diretto all’oro. Con questo crono le azzurre Elisa Balsamo, Vittoria Guazzini, Letizia Paternoster e Martina Alzini al posto di Marta Cavalli, hanno conquistato la finale per il bronzo contro la Francia. Una sfida che sulla carta vedeva il vantaggio delle azzurre già nei tempi di qualifica visto il crono delle francesi: 4’22″292, ben lontano dai tempi dell’Italia.
Nella finale per il bronzo il CT richiama Marta Cavalli (al posto di Vittoria Guazzini) con Elisa Balsamo, Letizia Paternoster e Martina Alzini. La corsa ha visto, costantemente, il vantaggio delle azzurre sulle avversarie che ha portato, sul finale, la medaglia di bronzo all’Italia: 4’16″430 contro i 4’18″667 della Francia. Per le azzurre del quartetto questa medaglia ha un grande valore: arriva sul finire della stagione su strada, che coinvolge anche le pistard per il loro doppio impegno, quando le energie si stanno esaurendo ed è difficoltosa la continuità di un lavoro specifico. Eppure, rimane sempre di più la consapevolezza della loro prospettiva: Tokyo2020. L’oro è stato conquistato dagli Stati Uniti e l’argento dalla Germania. Con questo bronzo l’Italia è terza (con 800 p.) nella classifica di specialità di Coppa alle spalle di Stati Uniti, prima con 1000 p. e Germania, seconda con 900 p.
Nell’inseguimento a squadre maschile il secondo miglior crono in qualifica dei ragazzi del CT Villa Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Davide Plebani di 3’53″145, solo alle spalle dei danesi, ha proiettato l’Italia al primo round valido per l’accesso alla finale diretta per l’oro. Qui la sfida Italia contro Francia (terzo tempo in qualifica con 3’53″528) è stata serratissima. Chi l’ha spuntata è stata la Francia che con 3’51″992 si è guadagnata la finale per l’oro contro i 3’53″464 degli azzurri. Il crono azzurro è valso comunque per la battaglia per il bronzo contro la Germania.
Quella contro la nazionale francese, è stata una corsa dai ritmi alti dettati dalla Francia che, se lo scorso anno non è mai stata competitiva, quest’anno, anche se lontana nel ranking olimpico, ha corso per migliorare, riuscendoci e sorprendendo, il suo record nazionale: “Abbiamo preferito non correre a quei ritmi per non rischiare la finale per il bronzo che volevamo a tutti i costi” – dice il CT. Nell’ultima sfida per il bronzo, l’Italia parte consapevole del suo valore senza sottovalutare gli avversari tedeschi, settimi in qualifica con un gap di oltre 2″ dall’Italia. Nell’organico azzurro il CT Villa chiama Elia Viviani (al posto di Plebani) con Simone Consonni, Filippo Ganna e Francesco Lamon.
Un duello spettacolare che ha visto aumentare sempre di più il vantaggio degli azzurri che, sul finale, hanno tenuto testa ad una scatenata Germania, con un crono di 3’51″689 molto vicino al record italiano registrato agli ultimi europei (3’51″604), contro i 3’52″685 dei tedeschi. Soddisfatto il CT Villa che si complimenta con tutto l’organico azzurro, in particolare con Viviani: “Dopo un anno è rientrato in un quartetto che corre i 3’51”, complimenti, non è certo da tutti!”. L’oro è andato alla favorita Danimarca (3’50″207), argento alla Francia in 3’51″777.
Con questo bronzo l’Italia è terza (con 800 p.) nella classifica di coppa di specialità alle spalle della Danimarca, prima con 1000 p. e della Francia, seconda con 900 p.
Argento di Confalonieri nella corsa a punti e di Fidanza nello scratch – Dopo le medaglie di bronzo dei quartetti donne e uomini, sull’anello di Minsk è la due volte campionessa Europea della corsa a punti, Maria Giulia Confalonieri a regalare un’altra medaglia all’Italia proprio nella sua “specialità”. Con 38 punti l’azzurra conquista l’argento in una gara dominata dalla statunitense Jennifer Valente, oro in 66 punti, mettendo ancora più in luce il suo già noto talento e la sua grande capacità di interpretare e “far sua” questa gara. Bronzo alla biellorussa Tatsiana Sharakova (35 punti). La corsa a punti maschile è stata vinta dal britannico Mark Stewart. Liam Bertazzo ha chiuso al 17esimo posto.
In un parterre davvero di alto livello, l’azzurra Martina Fidanza innesca tattica e turbo nello scratch donne. In questa gara assolutamente imprevedibile, l’azzurra si piega solo alla pluricampionessa, l’olandese Kirsten Wild, oro sul traguardo, aggiudicandosi un argento di spessore. Alle sue spalle atlete di calibro come la britannica Nelson, quarta e Jennifer Valente, la statunitense che ha conquistato il bronzo.