Di seguito vi proponiamo la seconda puntata con il racconto realizzato dal nostro Prof. Giovanni Di Trapani (clicca qui per rileggere la prima puntata)
Sarà il San Baronto il giudice di quella gara: una salita importante sulle colline pistoiesi del Montalbano, teatro di innumerevoli competizioni sportive di tutti i livelli dal professionista al cicloamatore. Li sù la strada s’inerpica per davvero, fino a raggiungere la pendenza massima dell’11% (la rampa di un garage per capirci, ma molto più lunga…) in poco più di 4 chilometri si sale di quasi 300metri sul livello del mare. Luoghi bellissimi, non certo una vera e propria montagna, ma una collina, spartiacque tra due territori, in grado di regalare emozioni, brividi e tante soddisfazioni. Caschetto ben serrato sulla testa, mani strette sui manicotti dei manubri delle proprie biciclette, Filo e Peter l’avranno percorsa tantissime volte, da tutti i versanti da Vinci da Casalguidi e naturalmente da Lamporecchio, si fronteggeranno ancora una volta con il naso all’insù ed ingobbiti sull’acciaio delle loro biciclette.
Il Ciclismo è uno sport vero, popolare ma capace di incoronare il re della montagna, duro ed in grado di regalare emozioni uniche, in estrema sintesi è metafora di vita. Le salite, l’impossibilità di vedere aldilà della prossima curva sono le difficoltà della vita; la fatica, il sudore rappresentano l’impegno necessario a superarle; la gioia, la felicità di “scollinare” sono il premio che giustifica quella pedalata in più. Quei due ragazzi conoscono bene le gioie e i dolori del ciclismo, tante volte hanno alzato sorridenti le braccia al traguardo ma altrettante volte hanno assaggiato l’asprezza dell’asfalto, dopo una caduta, sulla propria pelle imparando, così, ad affrontare le difficoltà che la vita riserva.
Il chilometro zero è da un bel po’ alle loro spalle, tante curve sono state superate e già numerosi sono le salitelle affrontate ma il San Baronto è li ad aspettarli. La paura di non farcela a superarlo non sconvolge i due campioncini che, una volta alle pendici della salita, cominciano a pedalare fianco a fianco. Lo scintillio delle biciclette lustrate prima della gara, il cigolio dell’ennesimo colpo di pedale accompagna lo sforzo dei ragazzi che inesorabilmente stringono i denti. Nessuno dei due sembra voler cedere sotto il sole diventato sempre più cocente, d’un tratto le ruote di uno si avvicinano paurosamente alle ruote dell’altro. Complice la stanchezza e la grinta agonistica, Filo e Peter perdono l’equilibrio cadendo, entrambi, rovinosamente sull’asfalto.
Si rialzano, certo, ma tutti gli altri nel frattempo li hanno passati: la corsa è compromessa. Volano parole grosse, accuse reciproche ma inesorabilmente il traguardo di quella corsa diventa un miraggio: nessuno dei due arriverà sotto lo striscione… Delusione, rabbia affogheranno nei loro cuori; quella giornata che avrebbe dovuto essere un ricordo di un’indelebile vittoria, assume un sapore diverso. Quella mattinata diventerà ben presto una nuova lezione di vita per i due campioncini.
Fine seconda puntata
(la terza e ultima puntata sarà pubblicata giovedì 26 marzo)